Fondi illiquidi H2O fanno “volare” 10 mld solo in Italia: MDE denuncia con avv. Calvetti. H2O, Caceis Bank e AMF muti, Consob scrive, Natixis sibila…

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Abbiamo pubblicato il 23 gennaio scorso col titolo "Fondo H2O, dieci miliardi a rischio per investitori italiani: la denuncia di MDE. Attesi i commenti degli interessati, dell’avv. Calvetti e, magari, di Consob" una nota di MDE di Treviso, Movimento Diritti Europei, il cui presidente è Giordano Farinati e che da tempo è impegnata anche sull'annoso fronte degli indennizzi del FIR.

La nota metteva in guardia su un'operazione di collocamento di titoli (se ne era occupato anche il Sole 24 Ore già a giugno 2019 con un articolo a firma "Il fondo H2O di Natixis nel caos, tra i sottoscrittori molti italiani" a firma di Gianfranco Ursino), titoli che avrebbero un sottostante illiquido oltre quanto consentito dalle norme europee e italiane e che, perciò, potrebbero aver causato o causare danni per 10 miliardi di euro solo in Italia mentre a rischio sarebbero in totale 30 miliardi.

Chiedendo un doveroso commento. prima e in occasione della pubblicazione, abbiamo girato la nota a tutte le entità interessate, di sotto elencate, e all'avv. Sergio Calvetti, che è il legale di fiducia di MDE oltre che alla Consob italiana per le parti di eventuale competenza riguardo agli intermediari italiani e alla sua omologa francese, l'AMF, Autorité des marchés financiers.

Ad oggi, ad oltre dieci giorni dalle domande, implicite ed esplicite, poste sul caso, H2O (2), Caceis Bank (3) e AMF non hanno dato alcun riscontro mentre

  • fonti vicine a Natixis (1), sia pure in maniera informale, ci hanno confermato che la partecipante in forma maggioritaria alla proprietà del fondo H2O, è uscita o sta completando l'uscita dal fondo che ne starebbe riacquistando le quote
  • Consob Italia, alle cui norme fanno riferimento gli intermediari italiani, ci ha contattato telefonicamente per poi inviarci due risposte, la prima siglata dall'Ufficio stampa: ("Egregio direttore, grazie ancora per la segnalazione relativa al collocamento nei confronti di investitori italiani di quote del fondo H2O. Le facciamo presente che dell’eventuale apertura di un procedimento e degli accertamenti di vigilanza in corso la Consob non può dare informativa in quanto l’attività è coperta dal segreto d’ufficio ai sensi dell’art. 10, comma 4, del TUF (D. Lgs. N. 58/98) e che gli accertamenti svolti dalla Consob sono finalizzati a verificare eventuali comportamenti irregolari o scorretti ed eventualmente a sanzionarli, nel più generale interesse della tutela del pubblico risparmio"", la seconda da CONSOB stessa e così formulata "Nota del 25 gennaio u.s. concernente il Fondo H20

    Gentile Signor Giovanni Coviello

    Si comunica di aver preso nota della comunicazione sopra indicata, i cui contenuti sono oggetto di considerazione ai fini dell’attività di vigilanza di questo Istituto.

    Si fa presente, peraltro, che, stante il vincolo del segreto d’ufficio di cui all’art. 4, comma 10, D.Lgs. n. 58/1998 e successive modifiche, gli esiti degli accertamenti effettuati e delle eventuali iniziative assunte potranno essere resi noti esclusivamente nei limiti in cui non abbiano natura riservata.

    Si ritiene anche opportuno precisare che gli esposti non determinano, di per sé, l’apertura di procedimenti amministrativi ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, né l’instaurazione di un contraddittorio tra gli esponenti e questo Istituto.

    È gradita l’occasione per porgere distinti saluti".

    CONSOB".

    Non è mancata, invece, la video risposta dell'avv. Sergio Calvetti del foro di Treviso,  legale di fiducia di MDE, sintetica, chiara e tale da non richiedere commenti oltre alla sua pubblicazione in copertina.

     

[1] NATIXIS: società di gestione e socio di maggioranza di H2O.[2] H20 Asset Management L.L.P: società inglese di gestione dei fondi titolari dei fondi illiquidi; tra i fondi gestiti Adagio, Allegro, Vivace, Moderato, Multibonds, Multistrategies tutti caratterizzati da una strategia impostata sulla liquidità.[3] CACEIS BANK: banca francese depositaria, onerata degli obblighi di rispondenza della percentuale dei fondi illiquidi detenuti dal depositante derivanti sia dal contratto di deposito stipulato con H2O, che dalla Direttiva 2009/65/CE e dal Regolamento Delegato 2016/438.[4] INTERMEDIARI: istituti bancari, SIM e SGR collocatori dei titoli H2O comprensivi dei titoli illiquidi tenuti ad osservare sia gli obblighi previsti dalle Direttiva 2004/39/CE (MiFid) e 2014/65/UE (MiFid II), sia dal regolamento Consob n. 16190/1 (Reg. interm.), dal Testo unico finanziario (T.U.F.), e dal Testo unico bancario (T.U.B.).

[5] L’Autorité des Marchés Financiers (AMF) è un ente regolatore forex: si tratta di un organismo che stabilisce le regole di conduzione e gli obblighi per quanti offrano servizi di investimento. Scopo del AMF è salvaguardare gli investitori e assicurare il giusto funzionamento degli strumenti finanziari. AMF: Autorità dei Mercati Finanziari, è un’organizzazione pubblica indipendente con personalità legale e autonomia finanziaria fondata nel 2003 con il Financial Security Act e con l’obiettivo di migliorare e dare maggiore visibilità al sistema regolativo finanziario della Francia.

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