Fir, Zanettin pungola Villarosa: “ancora 11 anni per validare le 38.288 domande ‘istituite’? E le altre? Se c’è capienza si aumentino gli indennizzi”

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Zanettin interviene alla Camera sul Fir (Fondo indennizzo risparmiatori)
Zanettin interviene alla Camera sul Fir (Fondo indennizzo risparmiatori)

Dopo l’annuncio del sottosegretario al Mef, il pentastellato Alessio Villarosa che ci sarebbe l’ok della Commissione tecnica per oltre 38 mila domande di indennizzo totale (il 100% del 30%…) da parte dei risparmiatori truffati, annuncio che sintetizzava, forse con qualche “addolcimento”, quanto risposto ai componenti leghisti della Commissione Finanze della Camera dei deputati abbiamo registrato la reazione della loro “portavoce”, l’on. vicentina Silvia Covolo («FIR e Villarosa: 38.282 domande di indennizzo “proposte” per ok, ad oggi solo 780 convalidate. Silvia Covolo (Lega): “Mi sono sentita presa in giro”») e quella di Fulvio Cavallari per Adusbef Veneto con Milena Zaggia del Movimento Risparmiatori TruffatiFIR, Cavallari a Villarosa: “altri 11 anni per ok a 38.288 domande istruite? E altre 105.957?” Ad Arman: conoscevate buchi ‘vostra’ l. 145?») mentre stanno arrivando altre posizioni da noi sollecitate pubblicamente a tutti.

Tra i più rapidi a “palesarsi”, come al solito bisogna dire, tra i politici veneti è stato il deputato  vicentino di più lungo corso,  l’avv. Pierantonio Zanettin (Forza Italia).

Dibattito online tra Sonia Perenzoni per il sì e Pierantonio Zanettin per il no
Dibattito online tra Sonia Perenzoni per il sì e Pierantonio Zanettin per il no

Lo abbiamo per qualche minuto distratto, su sua richiesta, dalla sua campagna per il no al referendum sul Taglio dei parlamentari, in cui è particolarmente attivo (di fianco l’annuncio del confronto online tra lui, che con altri suoi colleghi dissente dalla posizione del suo partito, e Sonia Perenzoni che per il M5S è per il sì) per una rapida ma chiara intervista sul tema annoso dei bonifici del Fir che, tra mille annunci, di fatto, latitano.

Il tema le è ben noto, on. Zanettin, ora sembrerebbe che i primi bonifici stiano per partire anche se tra le decine di migliaia di domande “istituite”, che noi abbiamo provato a interpretare come “istruite”, poi soltanto 780 sarebbero in reale rampa di… pagamento

Alessio Villarosa, sottosegretario al Mef
Alessio Villarosa, sottosegretario al Mef

La risposta del sottosegretario Villarosa alla interrogazione della collega Covolo è parecchio sintetica e di non agevole comprensione. Pare di capire che le domande “istituite” da Consap, “potenzialmente indennizzabili”,  sono in tutto  38.288, per un totale di indennizzi pari a circa 486.000.000 euro. Nel testo ufficiale dell Ministero si parla precisamente di domande “istituite da Consap”. Non è facile comprendere il significato di tale termine. Personalmente sono portato a credere che si tratti del numero delle domande complete, finora pervenute a Consap.

Quelle vistate positivamente dalla Commissione Tecnica sono però soltanto 780 

Possiamo trarre da questi numeri alcune considerazioni:

1) Si conferma che il FIR ha una capienza, che eccederebbe quanto sarà effettivamente erogato in base alla normativa vigente. Rimane da stabilire la sorte di 523,8 milioni di euro, già stanziati nel bilancio 2019, che non sono stati ripresi nello stato di previsione del MEF per gli anni successivi.

La questione era stata posta proprio da VicenzaPiù con l’avv. Cavallari il 24 marzo 2020 con un mio commento il giorno successivo e non ha avuto ancora risposta.

2) Di conseguenza in futuro si  potrebbe  pensare di incrementare la percentuale di Indennizzo per gli azionisti, che oggi è limitata ad un misero 30%. Questa opzione andrebbe, però, verificata con l’esito delle altre oltre 100.000 domande da esaminare ancora oltre a quelle che seguiranno una via personalizzata in quanto presentate da chi non ha accesso alla via semi automatica (?) in quanto beneficiario di un reddito imponibile sotto i 35.000 euro o possessore di titoli mobiliari inferiori a 100.000 euro.

3) Le operazioni di istruzione delle domande da parte della Commissione Tecnica procedono a rilento.

780 domande convalidate  in tre mesi in effetti sembrano pochissime

Ho fatto un semplice calcolo matematico: se i tempi rimanessero questi, per evadere tutte le 38.000 domande, sarebbero necessari 11 anni. Decisamente troppo!

Ma Presidente della Commissione Finanze del Senato sen. Pesco, del Movimento 5 Stelle, solo poche settimana fa, aveva garantito che i primi indennizzi sarebbero arrivati ai risparmiatori entro questo mese di settembre o, al massimo, ad inizio ottobre.

Da parlamentare vicentino, non posso che augurarmi che tale scadenza sia rispettata  e che le parole del sen. Pesco, solo in parte confermate da Villarosa, non siano i soliti vani proclami scritti sulla sabbia in questi anni. A Vicenza, di fronte a migliaia di risparmiatori,  il 9 febbraio 2019 il vice premier Di Maio aveva promesso : “entro questa settimana faremo il decreto ed erogheremo i soldi“.

Da allora molta acqua è passata sotto i ponti, ma nessuno ha visto il becco di un quattrino