FIR per truffati banche, associazione Ezzelino III da Onara a Roma per “pressare” governo su convenzione con Agenzia Entrate

La convenzione per i patrimoni mobiliari sotto i 100 mila euro doveva partire la settimana scorsa. Intanto il presidente Miatello comunica che "quasi tutti i forfettari hanno ricevuto l'indennizzo al 30%"

360

Patrizio Miatello, presidente dell’associazione di risparmiatori Ezzelino lll da Onara e protagonista costruttivo con le consulenze tecniche del professore avvocato Rodolfo Bettiol e del tributarista dottor Loris Mazzon della nascita del FIR, il Fondo di indennizzo risparmiatori truffati dalle banche, incluse le due ex popolari venete Veneto Banca e Popolare di Vicenza, era oggi a Roma in occasione del consiglio dei ministri. “I forfettari (i soci delle banche che soddisfano una delle seguenti condizioni di accesso al fondo: a) patrimonio mobiliare di proprietà del risparmiatore di valore inferiore a 100.000 euro al 31 dicembre 2018, b) ammontare del reddito complessivo del risparmiatore ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche inferiore a 35.000 euro nell’anno 2018, n.d.r.) che avevano presentato la domanda entro febbraio 2020 – spiega Miatello – sono stati quasi tutti pagati con l’indennizzo del 30%, rimane chi ha presentato la domanda più tardi o l’aveva sbagliata“.

Siamo qui per pressare perché la convenzione per il Fir con l’Agenzia delle entrate per il controllo del patrimonio mobiliare al di sotto dei 100 mila euro parta nell’immediato. Doveva partire la settimana scorsa, siamo qui per capire se parte questa settimana“.