Fir, a settembre primi bonifici? Pesco (M5S) a Consap: “esempio mondiale di efficienza pubblica”. Avv. Cavallari: “aspettiamo soluzione su redditi”

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Adusbef e FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori): l'avv. Fulvio Cavallari interviene su VicenzaPiuTv
Adusbef e FIR (Fondo Indennizzo Risparmiatori): l'avv. Fulvio Cavallari interviene su VicenzaPiuTv

Possiamo verosimilmente immaginare che a settembre, finalmente, potranno arrivare i primi bonifici del Fir “. Il presidente della commissione Bilancio al Senato, Daniele Pesco del Movimento 5 Stelle è uscito il 7 agosto con una nota sul Fondo indennizzo risparmiatori delle banche risolte o messe in Liquidazione coatta amministrativa, tra cui Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

Daniele Pesco (M5S), presidente della commissione Bilancio al Senato
Daniele Pesco (M5S), presidente della commissione Bilancio al Senato

“Nei giorni scorsi – dichiara Pesco – ho accompagnato il sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa presso gli uffici Consap dove abbiamo incontrato le lavoratrici e i lavoratori. È stato emozionante vedere da vicino una realtà nata grazie all’impegno profuso fin da quando eravamo all’opposizione. Dalle battaglie in piazza, alla ricerca e ritrovamento delle risorse necessarie (conti dormienti ndr), alla risoluzione di tutti quei problemi legislativi che giorno dopo giorno Villarosa ha dovuto affrontare per concretizzare il risultato”.

“Abbiamo apprezzato – continua Pesco – l’altissimo livello di preparazione e di accuratezza nella gestione delle pratiche. Un vero esempio di efficienza pubblica, uno dei pochi casi al mondo di indennizzo statale per i risparmiatori”.

“Il percorso, però, fino adesso è stato piuttosto accidentato – fa notare l’avvocato Fulvio Cavallari dell’Adusbef – valuteremo all’esito dei fatti. Non ci interessano più i proclami politici“.

Anche perché negli ultimi giorni sono sorte nuove perplessità in merito al limite di reddito da 35mila euro, sotto il quale l’indennizzo dovrebbe seguire una via rapida: un concetto alla base dell’accesso al Fir.

“Da un rilievo posto dall’esperto dell’Associazione Ezzelino III da Onara – spiega l’avv. Cavallari, presidente di Adusbef Veneto – l’Agenzia delle entrate ha disposto che il Fir deve tenere conto non solo dei redditi da lavoro dipendente o pensione, ma anche di quelli provenienti da lavoro autonomo e cedolare secca, con un conseguente spostamento verso l’alto del reddito che ha generato non poche difficoltà tra i risparmiatori che avevano già predisposto la domanda”.

“Secondo quanto riferito da Consap – conclude – la sera del 6 agosto si sarebbe trovata una soluzione, che non è ancora stata resa nota alle associazioni. Siamo, quindi, in attesa”.

Alessio Villarosa con Patrizio Miatello per il FIR
Alessio Villarosa con Patrizio Miatello per il FIR

Molto più accomodante, invece, proprio il presidente di Ezzelino III da Onara, Patrizio Miatello che, bisogna dirlo, ha basato la sua strategia nel tempo sulla mediazione e non sull’attacco e che anche questa volta pare confidente in una soluzione e con un messaggio inviato al nostro direttore in risposta alla nostra chiamata ringrazia Di Maio, Pesco e Villarosa per i passi finali che starebbero compiendo.

Ma che i risparmiatori azzerati dalle banche attendano,

Luigi Di Maio e Matteo Salvini
Luigi Di Maio e Matteo Salvini

però, da anni fidandosi anche delle promesse dei Di Maio e dei Salvini di turno, ad oggi è un dato di fatto, l’unico reale a parte l’approvazione di una legge, quella sul Fir, che è stata intralciata spesso dalle posizioni strumentali di alcune associazioni politicizzate ma che ora stenta troppo a trasformare i proclami in… bonifici.

Sia pure solo del 30% con un tetto a 100.000 euro e con la beffa del possibile innalzamento della soglia a cui accennava l’avvocato Cavallari a incombere sulle attese legittime di chi è stato truffato dai vertici di alcune banche e, ancor di più, dall’inefficiente sistema di controllo.


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