Festa della polizia, le attività della questura di Vicenza nell’anno appena trascorso

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questura Vicenza
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Vicenza: operazione “Warning”
Nella costante lotta alla criminalità in cui è impegnata la Questura di Vicenza, certamente degna di nota per l’anno 2020 è l’operazione antidroga, denominata “Warning”, portata a segno dalla Squadra Mobile nel luglio scorso. Operazione che ha permesso di smantellare un vasto fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, nel quale erano coinvolte decine di cittadini nigeriani e gambiani, tutti operanti principalmente nel parco di Campo Marzo e parco delle Fornaci. Le indagini che sono state condotte dai poliziotti della Squadra Mobile e dal Servizio Centrale Operativo, tramite analisi del traffico telefonico, intercettazioni, servizi di appostamento, visione di sistemi di video sorveglianza ed ulteriori sistemi di indagine informatica, hanno permesso di eseguire, su richiesta del Pubblico Ministero, un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 soggetti e 4 divieti di dimora. Un’attività complessa ma che ha saputo dare una concreta risposta ad una problematica criminale particolarmente avvertita dalla cittadinanza.

Malviventi esplodono colpi di arma da fuoco nei confronti della Polizia: la Squadra Mobile li arresta
Un’altra importante operazione della Sezione antidroga della Squadra mobile Vicentina è senza dubbio quella che ha condotto all’arresto di un soggetto per tentato omicidio. Un pomeriggio dello scorso ottobre, personale della sezione antidroga si portava a Bolzano Vicentino per un servizio mirato di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, ove era infatti stato segnalato un via vai di persone e veicoli presso un appartamento. Gli operatori, pertanto, decidevano di procedere ad una perquisizione e raggiungevano la porta dell’appartamento interessato invitando i soggetti all’interno ad aprire, senza ricevere, tuttavia, alcuna risposta. Proprio durante quegli istanti, uno degli occupanti l’abitazione usciva sul terrazzo e vedendo una poliziotta rimasta sulla strada per controllare i movimenti all’esterno, rientrava frettolosamente per poi uscire di nuovo impugnando un’arma ed esplodendo alcuni colpi in direzione dell’agente. Gli altri operatori di Polizia che erano rimasti sull’uscio della porta riuscivano ad entrare nell’abitazione e dopo una concitata colluttazione con i due delinquenti li immobilizzavano e perquisivano la casa e le pertinenze esterne, rinvenendo sostanze stupefacenti, bilancini ed armi. I malviventi, entrambi di nazionalità albanese, venivano immediatamente arrestati per tentato omicidio e resistenza aggravata, denunciati, inoltre, per detenzione di arma clandestina e spaccio di sostanze stupefacenti.

Cocaina dal Sud America, 12 arresti con l’operazione “Makina”
Il nuovo anno è appena iniziato e la Sezione Antidroga dalla Squadra Mobile di Vicenza non perde di vista il suo obiettivo portando a segno un altro colpo nella lotta al traffico di stupefacenti. Nel febbraio scorso, infatti, gli agenti della Squadra Mobile di Vicenza e di Venezia in collaborazione con gli operatori del Servizio Centrale Operativo hanno arrestato 12 persone nell’ambito dell’operazione denominata “Makina”. Si tratta di un’attività che ha portato allo smantellamento di un’importante rete criminale che importava cocaina dal Sud America per rivenderla alla malavita della provincia di Venezia, che poi provvedeva alla vendita al dettaglio. L’indagine è stata diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia ed a seguito di numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi di tabulati e del relativo traffico telefonico, ore di pedinamenti e appostamenti, analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, i poliziotti sono riusciti ad individuare gli appartenenti al gruppo criminale e a dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare disposta dal GIP del Tribunale di Venezia. Inoltre, durante le prime fasi dell’indagine, sono stati sequestrati quasi cinquecento chili di cocaina nel porto di Rijeka in Croazia.

Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
La squadra volanti ed il costante controllo del territorio
Anche l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è stato costantemente impegnato nell’attività di controllo del territorio e contrasto alla criminalità, specie alle manifestazioni illecite più diffuse. A conferma di ciò appare opportuno ricordare, tra le tante operazioni, quella avvenuta nel pomeriggio del 14 settembre u.s., quando gli equipaggi della Squadra Volanti hanno tratto in arresto A. A. F., 25 anni, cittadino italiano di origini ungheresi, responsabile della violenta aggressione in danno di un vicentino settantatreenne avvenuta nel piazzale antistante il mercato ortofrutticolo di Vicenza.
Ad immortalare la condotta violenta dell’aggressore, un video di un testimone, subito acquisito dalle Volanti e grazie al quale, poco lontano dal luogo dell’evento, è stato possibile intercettare e trarre in arresto l’uomo.
La vittima era intervenuta per sedare una lite fra il 25enne e la fidanzata. Quest’ultimo, dopo aver ferito gravemente l’anziano, si è dileguato in bici con la ragazza ma è stato poi fermato ed arrestato grazie alle segnalazioni dei residenti.
Successivamente, su input del Questore, sono stati avviati e realizzati dei servizi ad alto impatto nella zona del cd. “Mercato Nuovo” che, dal 15.9.2020 al 10.11.2020, hanno restituito i seguenti risultati:
Servizi Straordinari Controllo del territorio: 27;
Persone identificate: 1028;
Veicoli/Targhe controllate: 11.506;
Persone tratte in arresto: 2;
Persone denunciate: 37;
Persone segnalate amministrativamente: 13;
Stupefacente rinvenuto/sequestrato: 130 gr. di hashish.

Operazione “Campiello”
Il 23 marzo 2021 gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e della Squadra Mobile di Vicenza hanno dato esecuzione a provvedimenti di perquisizione disposti dall’Autorità Giudiziaria. L’attività ha riguardato, in particolare, alcuni alloggi del condominio “Campiello” di Viale San Lazzaro. L’attività investigativa, scaturita a seguito di un intervento delle Volanti del precedente 18 febbraio, e che si era concluso con la denuncia in stato di libertà di un cittadino del Burkina Faso nella cui disponibilità era stata rinvenuta sostanza stupefacente, aveva indotto gli investigatori ad approfondire la posizione di alcuni inquilini del comprensorio dove, proprio la sera del 18 febbraio, erano stati esplosi due colpi di arma da fuoco, rivelatasi poi di una scacciacani. E così, nell’abitazione di un giovane, poi tratto in arresto (B.D., classe 96, incensurato) oltre ai quasi 110 grammi di marijuana, sono stati rinvenuti tre bilancini di precisione, sacchetti in cellophane per la conservazione della sostanza e una replica di una pistola, priva di tappo rosso. Analogo rinvenimento è stato effettuato nella vettura di proprietà di D.R.J.L., (vicentino del 97), al cui interno gli Agenti hanno trovato, mentre dormiva, un cittadino originario del Niger, C.A., classe 86. L’uomo, riconosciuto dagli Agenti quale autore degli spari del 18 febbraio ripresi dal sistema di videosorveglianza del condominio, è stato quindi denunciato per il reato di porto abusivo di armi e possesso di oggetti atti a offendere: nelle tasche dei suoi pantaloni, infatti, è stato rinvenuto anche un coltello a serramanico. Il giovane proprietario dell’immobile e della vettura è stato invece denunciato per possesso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente; nella sua disponibilità sono stati, infatti, rinvenuti circa 10 grammi di erba e quasi duemila euro in contanti, poi successivamente posti sotto sequestro.

Divisione Anticrimine
Arresto cittadino moldavo
La Sezione misure di sicurezza della Divisione Anticrimine della Questura di Vicenza ha, nella mattinata del 22 gennaio u.s., tratto in arresto e tradotto in carcere G.S., cittadino moldavo di anni 39, su ordine di esecuzione emesso dal Tribunale di Padova.
Al moldavo era stata revocata dal Tribunale di sorveglianza di Venezia la misura alternativa dell’affidamento in prova presso una idonea struttura, in virtù delle reiterate segnalazioni di violazione della stessa.
G.S. infatti, precedentemente ammonito nel 2019 per comportamenti aggressivi nei confronti della moglie, si era in seguito recato nell’abitazione della stessa minacciandola di morte e strattonandola alla presenza dei figli minori. Le irruzioni nell’appartamento della donna non sortivano effetti più gravi soltanto per il tempestivo intervento degli operatori di polizia che lo accompagnavano in Questura e lo segnalavano alla competente A.G.
A seguito dell’arresto G.S. è stato tradotto nel carcere di Padova dove sconterà in toto il residuo della pena per i reati commessi.

Divisione Investigazioni Generali Operazioni Speciali
Nel corso del 2020, la DIGOS ha dedicato una speciale attenzione info-investigativa al settore dell’estremismo religioso.
Nella mattinata del 26 novembre u.s. – a conclusione di un’articolata attività investigativa, anche caratterizzata da specifici servizi di osservazione, controllo e pedinamento da parte di personale DIGOS – presso la Stazione ferroviaria di Vicenza, veniva fermato un cittadino palestinese che nel corso della nottata precedente era stato denunciato dalle Volanti della Questura di Venezia, in quanto resosi responsabile del danneggiamento di una statua marmorea della Madonna, ubicata nel Comune di Marghera, tramite l’amputazione della testa e delle mani. Al momento del controllo e per tutta la durata della sua permanenza negli uffici della Questura di Vicenza, lo straniero teneva un atteggiamento reticente, rifiutandosi tra l’altro di specificare il motivo del suo viaggio in Italia e soprattutto della ragione del grave vilipendio perpetrato in Marghera (VE); irregolare sul territorio nazionale – giusto il provvedimento espulsivo del Prefetto di Vicenza – il medesimo veniva quindi accompagnato al C.P.R. di Gradisca d’Isonzo (GO) per la successiva espulsione.

Commissariato di P.S. Bassano del Grappa
Principali attività di polizia giudiziaria svolte
25.01.21. Arresto del cittadino straniero K. H nato nel 1986 in Marocco, di fatto domiciliato a Bassano del Grappa, responsabile di reati di violenza privata minaccia aggravata. In particolare, il personale operante interveniva in strada Marchesane 223 a seguito della richiesta di alcuni condomini per una persona che minacciava di dare fuoco al palazzo, avendo sorpreso K. H. nell’interrato, dove si trova la caldaia, che teneva in mano un accendino vicino al rubinetto del gas. L’uomo, in stato di alterazione dovuta all’assunzione di alcolici, desisteva dal suo intento e si allontanava, poi però tornava a casa e, raggiunto l’appartamento del padre, minacciava il genitore brandendo una sbarra di ferro. Il pronto intervento degli operatori permetteva di bloccare il K.H. Lo straniero, successivamente alla remissione in libertà, veniva sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e poi espulso dal territorio nazionale ed accompagnato presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino.
17.02.21. Arresto di S. D., nato a Napoli nel 1994, residente a Bassano del Grappa, per i reati Violenza o minaccia a P.U. art. 336 CP, Resistenza a P.U. art.337 cp e Oltraggio a P.U. art. 341 bis CP. Nei fatti, il giovane, mentre si trovava alloggiato unitamente alla compagna in un hotel cittadino, creava problemi e schiamazzi tali da costringere il portiere a richiedere l’intervento della Volante. All’arrivo degli operanti reagiva con insulti e aggrediva uno degli agenti prendendolo per il giubbotto e trascinandolo all’interno della stanza, colpendolo con violenza alla schiena, procurandogli lesioni giudicate guaribili in gg. 7. Il giovane veniva a fatica bloccato ed arrestato. La proprietaria dell’hotel inoltre lamentava dei danneggiamenti alla stanza occupata dalla coppia.
12.03.21. Nel corso di un normale controllo, le Volanti identificavano P. D., Macedone classe 1986, residente a Bassano del Grappa (VI), il quale risultava destinatario di un rintraccio dell’Interpol a seguito di un mandato di arresto internazionale per violazione degli obblighi di assistenza famigliare, emesso dall’Autorità Giudiziaria macedone, con pena da scontare mesi 6 di reclusione.

SEZIONE POLIZIA STRADALE
Operazioni di maggior rilievo

Operazione “Money”
La Sezione Polizia Stradale di Vicenza, in collaborazione con l’omologo Ufficio di Rovigo e coordinati dalla Procura della Repubblica di Padova, procedeva al fermo di p.g. (in data 29/11/2019) di soggetti di nazionalità rumena che, in territorio toscano e marchigiano, avevano perpetrato una serie di furti aggravati e tentate rapine ai danni di caselli autostradali posti lungo le arterie del centro/nord Italia, in particolare lungo la A31 Valdastico nella tratta sud, A13 e Al.

Operazione “Pesce d’aprile”
Verso fine di marzo 2020, in piena fase iniziale dell’epidemia da covid 19, e sino ad agosto dello stesso anno, la PolStrada di Vicenza riusciva ad identificare e deferire all’A.G. berica, 5 soggetti di origine campana che a vario titolo, con raggiri, artifici e false documentazioni si appropriavano di carichi di merce, anche di valore molto elevato.