Elezioni regionali, Bonomo (Confartigianato): “un voto per il Veneto, non esistono voti utili ed inutili”

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“Le imminenti elezioni regionali rappresentano un momento molto importante per la nostra vita civile e democratica: molto di più di quanto non si percepisca. Il Veneto, la sua economia, le imprese, hanno troppo da perdere da un possibile allontanamento dalla politica che può portare all’elezione di qualcuno con poche preferenze. Per questo, a poche ore dal voto di domenica 20 (dalle ore 07:00 alle 23:00) e lunedì 21 settembre (dalle ore 07:00 fino alle 15:00), mi sento di lanciare un appello agli oltre 200mila artigiani del Veneto, ai loro familiari ed ai loro collaboratori: andate a votare! L’astensione è sempre perdente”. Così Agostino Bonomo, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto.

Per le elezioni regionali in Veneto si vota con una legge elettorale del 2012 che è stata in parte modificata nel maggio 2018. Non essendo previsto un ballottaggio, verrà eletto governatore il candidato capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti. Un sistema di voto proporzionale che prevede l’assegnazione di un premio di maggioranza: nel caso di un candidato che ottiene più del 40% dei voti, a questo gli verrà attribuito il 60% dei 50 seggi in totale.

Per accedere alla ripartizione dei seggi, una coalizione deve superare la soglia di sbarramento del 5% dei voti mentre per le liste singole l’asticella è fissata al 3%. Per quanto riguarda i consiglieri è stato eliminato il vincolo dei due mandati.

Sarà possibile infine per un elettore fare un voto disgiunto (per un candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale e per una delle altre liste a esso non collegate) ed esprimere una doppia preferenza per i candidati consiglieri, che però devono riguardare candidati di genere diverso della stessa lista (un uomo e una donna o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza. L’elettore come di consueto dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del Comune di residenza”.

“E’ importante –conclude Bonomo- che ciascuno di noi voti per candidati che sappiano non solo seguire la “pancia”, di interessi e paure, ma soprattutto presentare un programma credibile per una regione che deve candidarsi a trainare la ripresa che di sicuro seguirà la pandemia da Covid-19”.