Dpcm Conte, Associazione Cultura e Sport Vicenza: “ancora una volta vengono penalizzati coloro che non hanno voce”

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Sport Cultura
Il Presidente Provinciale AICS Vicenza Elio Rigotto

Il Presidente Provinciale di Associazione italiana cultura sport Vicenza, tra coloro che sono scesi in piazza ieri, Elio Rigotto (in foto), in una lettera aperta al governo commenta il Dpcm e chiede “uguaglianza di trattamento e rispetto per le nostre attività. Qualcuno ha deciso che non si può fare Danza perché rischiosa? Allora si devono fermare a maggior ragione: autobus, treni, metropolitane ed altri Sport. Ache tutto il resto, le altre categorie nemmeno considerate senza alcun motivo”.

“Alla fine della frequenza della scuola dell’obbligo, se non fanno Sport, dove vanno i ragazzi a scaricare lo stress e le tensioni se nessuno li controlla? – prosegue Rigotto -. Non c’è il rischio di aumentare gli immotivati assembramenti?? Senza contare che, ancora una volta vengono penalizzati coloro che non hanno voce”.

“Viviamo in un Paese dove l’Arte, la Cultura, lo Sport in tutte le sue forme, il Turismo Sociale, il Volontariato non sono minimamente considerati ed i nostri allievi ed aderenti , che vivono per questa passione e per cui fanno spesso tanti sacrifici, si vedono precludere non solo i sogni, ma un ulteriore processo di conoscenza, maturità e formazione”.

“Un pensiero corre anche ai Presidenti, ai tecnici, agli allenatori, agli insegnanti, ai semplici collaboratori e volontari e tutti coloro che hanno speso e investito danaro e fatica per mettere in regola questa riapertura, nuovamente ci si scontra con lo spettro delle spese vive: affitto, luce, acqua , gas, stipendi, rimborsi e le varie tasse (l’altra volta considerate in parte…). Riportiamo le parole del nostro Presidente Nazionale Bruno Molea “attenzione alle sirene”, basta con la confusione è il momento della responsabilità da parte di tutti. Quale sarà il futuro dello sport di base all’indomani della nuova stretta di governo? Quanti danni ha già fatto il lockdown e quanti se ne prevedono con la nuova chiusura? Quali le necessità dei nostri territori per evitare il collasso totale? Ad ogni manifestazione di piazza – conclude – saremo presenti”.