Dotto-Rucco, seduta speciale Commissione Controllo e Garanzia. Il presidente Colombara: “siano resi pubblici i documenti”

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Commissione controllo

La recenti dichiarazioni – scrive in una nota Raffaele Colombara Consigliere Comunale
e Presidente Commissione “Controllo e Garanzia” del Comune di Vicenza – da parte dell’ex Assessore alla Trasparenza Isabella Dotto che parla di “sistema corrotto” hanno provocato sconcerto e preoccupazione tra i cittadini.

Oggi, in numerose dichiarazioni alla stampa, l’ex Assessore dichiara che il riferimento non era rivolto a Vicenza, ma all’Italia. La Dottoressa Dotto, poi, dichiara che se il Sindaco intendesse querelarLa “ne risponderà”. Il Sindaco ufficialmente non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Questa vicenda è molto grave. Il Sindaco nel suo ruolo istituzionale rappresenta l’intera comunità, rappresenta tutti noi, la nostra città, la nostra storia, i nostri valori e non può assolutamente accettare dichiarazioni come quelle rilasciate dall’ex Assessore. Ad un’affermazione del genere c’è solo una risposta possibile: la querela, a tutela dei cittadini e della città attraverso chi li rappresenta. E la trasparenza sui documenti.

La Dotto nella sua dichiarazione di oggi afferma che se il Sindaco la querelerà ne risponderà.
Che significa? La città non può accettare giochi di “velate” minacce e ricatti sull’onestà del primo cittadino. La città chiede assoluta chiarezza e trasparenza.

Ritengo lo debba fare anche nelle sedi istituzionali: intendo perciò mettere a disposizione a breve la Commissione “Controllo e Garanzia” con una convocazione ad hoc; come suo Presidente ho anche effettuato richiesta di accesso agli atti per acquisire tutti i documenti relativi all’ex assessore in Giunta affinché siano a disposizione dei consiglieri.

La città chiede assoluta chiarezza e se il Sindaco tacerà ci faremo sentire noi con una grande mobilitazione. Non esistono altre risposte possibili se non la querela. E la diffusione dei documenti.

Il Sindaco deve farlo, altrimenti il suo silenzio sarà troppo pesante per la comunità di Vicenza che merita una sola parola: rispetto.