Il 20 marzo Corte decide sulla… Riforma delle Popolari: ora rimangono solo le Popolari di Bari e Sondrio, ma per il diritto di recesso sono interessati i soci di BPVi e Veneto Banca

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Domani 20 marzo è fissata l’udienza della Corte Costituzionale in merito ad alcune contestazioni alla riforma, varata dal Governo Renzi, che prevede la trasformazione delle banche popolari in spa. Secondo le ultime indiscrezioni, la sentenza da parte della Consulta arriverà entro metà aprile. Successivamente, il Consiglio di Stato dovrà recepirne le osservazioni prima di emettere la sentenza definitiva. Uno dei punti principali riguarda la possibilità per le banche (previo ok di Bankitalia) di limitare/eliminare il diritto di recesso per i soci dissenzienti, qualora il pagamento indebolisse i ratio patrimoniali (gli effetti potrebbero riguardare i soci di BPVi e Veneto Banca che tale diritto non hanno potuto esercitarlo, ndr).

Tra le banche che devono ancora trasformarsi in spa rimangono Banca Popolare di Bari e, tra le quotate, Banca Popolare di Sondrio. La trasformazione sarebbe vista di buon occhio dai fondi, tra cui Amber che detiene una quota della banca valtellinese.

Più guardinghi restano i soci storici della banca. Secondo rumor di stampa, una soluzione potrebbe essere quella di far confluire l’attività bancaria in una spa creata ad hoc, sottoposta al controllo di una holding che manterrebbe lo status di cooperativa, con quest’ultima che riceverebbe la licenza bancaria
con il via libera della Bce. Con questo escamotage si potrebbe evitare il diritto di recesso perché non sarebbe trasformata la natura cooperativa della holding. Tuttavia, al momento si tratta di un’ipotesi estremamente remota, fino a quando non si conosceranno i rilievi della Consulta.

da NordEst Economia