Disastro maltempo in Germania, Zanoni (PD): “politica dorme su cambiamenti climatici, speranza in Greta Thunberg”

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Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto
Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Veneto

“La solidarietà alle popolazioni colpite dal disastro climatico nell’Europa centro-occidentale è doverosa. Però, quando sento le dichiarazioni rilasciate ai Tg nazionali da numerosi esponenti della politica europea, nazionale e locale che esprimono preoccupazione per la situazione e vicinanza alle vittime, mi sale un moto di rabbia per tanta ipocrisia”. Sono le parole affidate a una nota di Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico, commentando il dramma che sta vivendo la Germania, con oltre 100 morti e centinaia di dispersi, così come il Belgio e l’Olanda a causa di frane e inondazioni. “Sono gli stessi che – spiega il Consigliere – quando arrivano proposte e misure utili a contrastare i cambiamenti climatici in Parlamento europeo, Parlamento italiano o nei vari Consigli regionali, alzano mille barricate affossandoli; le norme sulla plastica sono un esempio, ma l’elenco è lungo. Servono azioni radicali subito, ma si continua a tergiversare”.

“I cambiamenti climatici procedono a ritmo sempre più accelerato – osserva l’esponente dem – con eventi più frequenti e violenti. E la responsabilità per le alluvioni nelle città, come per gli incendi nelle foreste o lo scioglimento dei ghiacciai, è di chi ha sempre ostacolato la riconversione energetica, proponendo misure insufficienti. Lo so bene, perché anche a livello regionale ho sempre visto questa maggioranza compatta nel bocciare i nostri emendamenti utili a un futuro sostenibile, puntando su energie rinnovabili, risparmio delle risorse, economia circolare e tutela della biodiversità”.

“La speranza – conclude Zanoni – è riposta nei giovani e la loro mobilitazione, con Greta Thunberg e il movimento Fridays For Future, che pochi giorni fa hanno annunciato per settembre un nuovo sciopero globale per il clima. La spinta deve venire dal basso perché la politica attuale su questo tema dorme o fa finta di niente; coccolando, ricambiata, le solite lobby”.