Decreto Cura Italia, l’intervista a Pierantonio Zanettin (FI): “va bene, ma è risposta parziale, serve più denaro nelle tasche degli italiani”

280
Decreto Cura Italia
Decreto Cura Italia

Abbiamo chiesto anche all’On. Pierantonio Zanettin, avvocato, decano dei parlamentari vicentini ed ex consigliere laico del CSM, un primo giudizio sul decreto “Cura Italia” (qui il testo sulla Gazzetta Ufficiale) appena varato dal Consiglio dei ministri per dare risposte all’emergenza coronavi anche sul fronte economico e fiscale. 

Pierantonio Zanettin in uno dei suoi interventi recenti alla Camera dei deputati
Pierantonio Zanettin in uno dei suoi interventi recenti alla Camera dei deputati

Ho detto già in altre occasioni che questo intervento per alcuni versi può anche andare bene, ma presenta anche evidenti carenze ed è solo una risposta parziale. Per evitare un collasso sociale senza precedenti dovranno essere stanziate  risorse molto più cospicue.

Non a caso proprio in questi giorni la Germania stanza 550 miliardi di euro e il Regno Unito ha annunciato poco fa un piano 330 miliardi di sterline. A confronto i  25 miliardi previsti dal decreto del Governo sono assai poca cosa.

Lei già da alcune settimane sostiene la necessità di far volare l’Helicopter Money.

Ho già detto che, a mio giudizio occorre uno sforzo planetario coordinato delle istituzioni finanziarie per inondare di liquidità il sistema economico globale. Bisogna evitare i fallimenti a catena, dalle grandi aziende  alle famiglie. Si devono sostenere banche, compagnie aeree, il commercio, ma anche i singoli individui, per evitare il collasso generalizzato. Il sistema non può permettersi che milioni di persone perdano il lavoro e non abbiano le risorse per sostenere le proprie famiglie.

Forza  Italia voterà questo decreto?

Finora Forza Italia nell’interesse generale ha votato i provvedimenti conseguenti alla emergenza coronavirus, anche se non del tutto condivisi. Alla fine siamo tutti sulla stessa barca ed è inutile alimentare polemiche di fronte ad un paese confuso e spaventato.

Certo abbiamo intenzione di presentare emendamenti al decreto in parlamento, soprattutto  a favore delle famiglie, dei commercianti e delle  imprese. Mi chiedo, ad esempio,  fin da ora che senso abbia il rinvio solo di poche settimane degli adempimenti fiscali, il termine andrà certamente prorogato.

Spero che il Governo nelle prossime settimane si dimostri  aperto al confronto e il testo possa essere  migliorato.

La Lega annuncia invece che non voterà il decreto se contiene norme “svuotacarceri”.

Spero che si tratti di una battuta e che, a ragion veduta, ci ripensi. Abbiamo davvero la urgente necessità di allentare la tensione nelle carceri. E’ sufficiente ascoltare gli operatori del settore. Un sollecito in tal senso è arrivato anche dalla Magistratura di Sorveglianza.

Da più parti si segnalano detenuti positivi al virus ed i nostri penitenziari non rispettano certamente gli standard di distanziamento previsti dalle norme sanitarie. Se si ripetono le rivolte delle settimane scorse e le fughe di massa dei detenuti, rischiamo il caos nelle città.

Personalmente sono favorevole all’estensione dei presupposti per la detenzione domiciliare per i condannati meno pericolosi. Stiamo vivendo momenti drammatici, che richiedono scelte, anche controverse, ma lungimiranti.

Nel decreto ci sono le annunciate novità relativamente al Fondo Indennizzo Risparmiatori per i truffati dalle banche?

All’art. 50 viene prorogato al 18 giugno 2020 il termine per il deposito della domanda di indennizzo  e viene anche stabilita la possibilità per la Commissione Tecnica di erogare anticipi per le domande già istruite  nella misura del 40%. Sono misure ragionevoli e condivisibili.

Tra l’altro l’anticipo l’avevo già proposto anche io con un emendamento all’ultima legge di bilancio. Si tratta di liquidità aggiuntiva, che potrà essere messa a disposizione di famiglie ed imprese che operano in aree, come il Veneto,  tra le più colpite dall’emergenza sanitaria.

L’Europa e l’Euro sopravvivranno  a  questa crisi?

Francamente non so rispondere a questa domanda. E’ in corso  una guerra planetaria dagli esiti imprevedibili. Speriamo prevalga nei paesi del Nord la saggezza e la consapevolezza di un comune destino e che non ha senso umiliare i paesi più deboli. Nessuno si può salvare da solo, ed oggi , più che mai, questa non è una affermazione retorica.

 

Che la situazione non sia seria ma… grave è davanti agli occhi di tutti e posizioni, critiche ma moderate e costruttive, come quella di Zanettin e, sostanzialmente, di tutta Forza Italia rendono meno drammatica la situazione che può essere solo aggravata da chi specula anche sui morti tirando fuori le solite questioni sui carcerati da trattare indistintamente come bestie e sugli immigrati che nulla c’entrano con i problemi della sanità che a ben altri motivi deve le sue carenze, dissimulate per ora da un vero e proprio spirito eroici degli operatosi pubblici.

Certo è che le misure economiche prospettate, che comunque tengono conto della realtà di un Paese indebitato come il nostro e non ricco come la Germania, sono solo un primo passo  che ne dovrà prevedere ben altri, tutti basati sull’immissione forte di liquidità ma non solo a favore del sistema bancario, che sa farne storicamente un pessimo e speculativo uso, ma direttamente nelle tasche di privati (ecco l’Helicopter money) e aziende a cui lo Stato dovrà fare da finanziatore direttamente, ad esempio, tramite Cdp e garante indiretto come già è in parte previsto nel Cura Italia per la proroga e l’incremento degli affidamenti.