Dal G8 ad Adriatici: la giustizia secondo Salvini (e tutto il centrodestra?): violenta e classista

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giustizia in versione Lega
giustizia in versione Lega

Quest’anno ricorrono i 20 anni dai gravissimi fatti del G8 di Genova e in molti hanno ricordato la morte del giovane Carlo Giuliani e il massacro della scuola Diaz e della caserma Bolzaneto in cui secondo Amnesty international c’è stata “la più grave violazione dei diritti umani in un Paese democratico dal dopoguerra”. Il leader della Lega Matteo Salvini, contrario al reato di tortura e ai numeri identificativi per le forze dell’ordine, senza pietà anche nel commentare il caso di Stefano Cucchi, sta a prescindere con polizia e carabinieri. Così come dopo lo scoop del quotidiano Domani sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: prima ancora di accertare i fatti, Salvini ha difeso la polizia penitenziariia. L’ultimo grave episodio è la morte di un 39enne di origini marocchine ucciso da un colpo di pistola dall’assessore leghista di Voghera Massismo Adriatici. I fatti sono ancora da accertare al 100%, ma il leader del Carroccio (e del centrodestra?) si è affrettato a difendere l’assessore perché “è docente di diritto penale, ex funzionario di polizia, avvocato penalista noto e stimato“. Il morto invece era “straniero e già noto alle forze dell’ordine“. Se chi uccide ha una buona posizione sociale, ha ragione a prescindere? E se il colpo accidentale avesse ferito o ucciso un italiano? Nel frattempo, la Lega sta raccogliendo firme per un referendum sulla riforma della giustizia, la quale andrebbe piuttosto discussa in parlamento. Tra i quesiti c’è l’abolizione del decreto Severino introdotto dal governo Monti contro la corruzione, il quale prevede “incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per i parlamentari, per i rappresentanti di governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di condanna. Ha valore retroattivo e prevede, anche a nomina avvenuta regolarmente, la sospensione di una carica comunale, regionale e parlamentare se la condanna avviene dopo la nomina del soggetto in questione. Per coloro che sono in carica in un ente territoriale basta anche una condanna in primo grado non definitiva per l’attuazione della sospensione, che può durare per un periodo massimo di 18 mesi“. Un’altra battaglia della Lega sulla giustizia riguarda la prescrizione, che sarà stravolta rispetto a quella che secondo il centrodestra è la visione “manettara” dei 5Stelle. Insomma, il centrodestra che si prepara a governare il Paese (Fratelli d’Italia condivide le posizioni di Salvini, Forza Italia ha posizioni più moderate, ma pesa meno nei sondaggi) sembra essere garantista con i ricchi e spietato con i poveri. Se vai a manifestare e ti pestano hai torto a prescindere, se sei straniero e ti sparano hai torto a prescindere, ma se vieni condannato per corruzione hai diritto a continuare a percepire il vitalizio (vedi caso Formigoni). Con questo centrodestra e con uno Stato di polizia forte con i deboli e debole con i forti, non sarà più solo il Covid a costringerci chiusi in casa (per chi ce l’avrà ancora).