Crisi Forall, Possamai (PD) e Guarda (EV): “ingresso dello Stato con Invitalia”

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Pal ZIleri (Forall confezioni) a Quinto Vicentino manifattura veneta
Pal ZIleri (Forall confezioni) a Quinto Vicentino

“Dobbiamo fare l’impossibile per evitare l’annunciata chiusura di Forall/Pal Zileri: le istituzioni, a partire dalla Regione, devono entrare a pieno titolo in questa partita per trovare una soluzione industriale che consenta il mantenimento dell’occupazione e il rilancio dell’impresa, valutando anche il coinvolgimento di Veneto Sviluppo. Il segnale dato dal Consiglio oggi pomeriggio è chiaro”. Inizia così il comunicato del capogruppo del Partito Democratico Giacomo Possamai e della collega di Europa Verde Cristina Guarda, in cui commentano l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno da loro presentato in merito all’azienda di Quinto Vicentino, sottoscritto da tutti i consiglieri regionali vicentini.

“In una situazione economica già difficile, la chiusura di una realtà industriale così importante avrebbe ricadute pesantissime sul tessuto sociale, visto che stiamo parlando di centinaia di posti di lavoro; oltretutto c’è già stata una forte riduzione del personale dopo la ristrutturazione del 2018. Stiamo inoltre parlando di un’azienda storica, i cui dipendenti dispongono di un patrimonio di conoscenze e professionalità che non può andare disperso. La scorsa settimana si è aperto il tavolo di crisi presso la Regione che, insieme a Comune e sindacati hanno invitato ufficialmente l’azienda di rivedere la scelta della chiusura. Con questo ordine del giorno chiediamo di fare un passo ulteriore, ipotizzando un intervento in prima persona tramite Veneto Sviluppo e coinvolgendo anche il Governo”. Possamai e Guarda chiedono quindi l’intervento del governo. Un’ottima occasione, come ha ricordato a ViPiù il deputato vicentino di Forza Italia Zanettin, era il viaggio in Qatar del ministro degli Esteri Di Maio (M5S), ma, nei suoi tanti incontri, non risulta che si sia parlato di Forall (il marchio Pal Zileri è di proprietà qatariota).

“Magari puntando a utilizzare il ‘Fondo del ministero dello Sviluppo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e l’attività di impresa’ – proseguono Possamai e Guarda – che prevede l’ingresso dello Stato, attraverso la controllata Invitalia, nel capitale delle aziende in difficoltà economico finanziaria – concludono i consiglieri di opposizione – restando socio di minoranza, per un periodo di cinque anni e per un apporto di dieci milioni al massimo”.

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