Credito a famiglie, in Veneto +10,7% nuovi mutui e surroghe nell’anno del Covid. A Vicenza drastico calo prestiti per beni e servizi: -17% e prestiti personali -26,9%

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barometro crif
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Secondo il Barometro del Credito alle Famiglie (fonte: EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF) nel 2020, anno condizionato pesantemente dal Covid, c’è stata una contrazione del -24,7% per le richieste di prestiti personali e del -13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, a fronte di un incremento pari a +2,8% per le richieste di mutui e surroghe, con queste ultime che hanno determinato la performance positiva del comparto. In Veneto il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe ha fatto registrare un +10,7%, con aumento generalizzato in tutte le province. L’accentuazione più forte a Belluno e Padova, dove l’incremento è stato rispettivamente pari a +19,3% e +12%. A Venezia la crescita è stata del 10,6%, di poco inferiore di Treviso (+11,7%), Verona (+11%), mentre superiore di Vicenza (+7,9%) e Rovigo (+5,2%).

Decisamente peggiore la performance dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.) e dei prestiti personali, che in tutte le province mostrano una pesante flessione che riflette la debolezza dei consumi, specie di beni durevoli. Nello specifico, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, il Veneto segna un -14,4% complessivo.

Nelle province di Rovigo e Vicenza si registrano le contrazioni più accentuate, rispettivamente con -17,4% e -17,0%, che precedono Verona (-15,5%) e Venezia (-13,5%). Dinamica ancora più negativa per i prestiti personali, dove la regione registra un calo complessivo delle richieste del -25,7%, con tutte le provincie che segnano una flessione oltre il -24%. La contrazione più accentuata si registra a Vicenza (-26,9%) e Padova (-26,5%).

Relativamente all’importo medio dei mutui richiesti, si registra un aumento generalizzato con la sola eccezione rappresentata da Belluno (-6,9%). Rispetto alla rilevazione sull’anno 2019, la provincia di Vicenza vanta la crescita più marcata (+2,1%) che porta il valore ad assestarsi a 127.302 euro. È però Verona che guida la classifica regionale con oltre 141.000 euro (+0,8% rispetto al 2019 e 11° posto assoluto nel ranking nazionale), davanti a Treviso, con 130.924 euro.

Per i prestiti finalizzati, invece, l’importo è in calo in tutte le province, con la flessione più significativa a Rovigo (-16,2%). Il valore richiesto più elevato si registra a Padova, con oltre 7.500 euro malgrado una flessione del -5,0% rispetto al 2019, contro i 7.267 euro di Vicenza, i 7.192 euro di Verona e i 6.992 euro di Treviso.

Infine, per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, il Veneto registra dati disomogenei per provincia, con il calo più evidente a Venezia (-7,3%) contro la crescita di Verona (+4.3%). Il valore richiesto più alto si registra a Padova, con 12.696 euro malgrado una flessione del -2,3% rispetto al 2019, che sopravanza Verona, con 12.503 e Treviso 11.901. È Venezia a mostrare l’importo più basso (11.564 euro) in flessione del -7,3% rispetto al 2019.

“Come spesso accade nei momenti di incertezza, nell’anno appena concluso gli italiani hanno preferito adottare un atteggiamento prudente. Sono i prestiti personali ad aver risentito maggiormente della crisi e a non aver ancora manifestato concreti segnali di recupero, mentre i prestiti finalizzati sono ripartiti nel post-lockdown per poi bloccarsi nuovamente a partire da ottobre, con la seconda ondata di contagi. Anche la crescita delle richieste di mutui va vista in questa luce in quanto il comparto è stato sostenuto primariamente dalle surroghe, che hanno visto un vero e proprio boom stimolato dalla necessità delle famiglie di individuare soluzioni quanto più sostenibili rispetto al bilancio familiare – commenta in un comunicato Simone Capecchi, Executive Director di CRIF – Sempre che non si presentino ulteriori elementi condizionanti, per il 2021 si prevede un recupero della domanda di prestiti e di mutui, favorita anche dalle prospettive di ripresa dei consumi e da tassi ancora appetibili. Alla luce del peggioramento della rischiosità del comparto, tornata a crescere nell’ultima parte del 2021, le politiche di erogazione da parte di banche e finanziarie potrebbero però essere improntate a una certa cautela.”
CRIF è un’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, analytics, servizi di outsourcing e processing nonché avanzate soluzioni in ambito digitale per lo sviluppo del business e l’open banking”.