Covid, prima mascherine poi vaccini: così Russia e Cina crescono economicamente e politicamente

109
Russia e Cina
Russia e Cina

Dall’inizio della pandemia Cina e Russia hanno sfruttato l’emergenza per portare avanti la propria politica estera, prima con le mascherine e adesso con i vaccini, ma gli Stati Uniti e l’Unione europea sembrano non accorgersene.

Perché è importante: Mentre le nazioni più ricche si accaparrano la maggior parte dei vaccini autorizzati come lo Pfizer-BioNTech e quello sviluppato da AstraZeneca in partnership con l’Università di Oxford, i Paesi a basso e medio reddito, come Brasile, Nigeria, Algeria ed Egitto, hanno deciso di rivolgersi a Mosca e a Pechino. I vaccini Sinopharm sono stati distribuiti negli Emirati Arabi Uniti e nei Balcani, mentre quelli Sinovac arriveranno presto in Turchia e Brasile e il vaccino CanSino è in fase di sperimentazione in Pakistan e Messico. Nel frattempo, la Russia sostiene di aver ricevuto ordini per 1,2 miliardi di dosi di Sputnik V, approvato per l’uso in casi di emergenza in Argentina, Messico e Bielorussia. Gli obiettivi di politica estera dei due Paesi sono molto ampi. Pechino sta cercando di contrastare le accuse di aver nascosto la diffusione del Covid-19. Nel frattempo vuole aumentare la propria influenza sui Paesi che sta aiutando, promettendo investimenti futuri nel settore energetico e tecnologico per estinguere i loro debiti. Per Mosca, la diplomazia dei vaccini ha il vantaggio di causare problemi all’Ue, che deve gestire i ritardi di Pfizer-BioNTech e AstraZeneca nelle consegne. Anche molti Paesi dei Balcani occidentali, come Serbia, Montenegro, Albania e Macedonia che vorrebbero entrare nell’Ue, hanno chiesto aiuto alla Russia per ottenere i vaccini. L’Unione aveva promesso loro che avrebbe inviato delle dosi, senza mai specificare le quantità e le scadenze. Il Montenegro è riuscito a stipulare un contratto con Sinopharm per 150mila dosi e sta per assicurarsene altre 50mila dalla Russia. Inoltre, i programmi vaccinali di Pechino e Mosca stanno mettendo a dura prova Covax, l’iniziativa di distribuzione di vaccini promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che molto indietro rispetto al suo ambizioso programma iniziale.

La nostra visione: La strategia di Russia e Cina sta avendo molto successo fuori dell’Ue e dagli Stati Uniti. Nonostante alcune mascherine difettose inviate durante la prima ondata, Pechino è riuscita a costruire un’immagine di sé basata sull’affidabilità in tutti quei Paesi che l’Ue ha ignorato, come gli Stati africani più poveri. Nel frattempo, Mosca ha consolidato i legami con i Paesi dell’America Latina e del Medio Oriente. In questo scenario è importante che l’Occidente rispetti gli impegni presi con Covax e consegni quanto prima le dosi promesse, altrimenti contribuirà involontariamente ad aumentare il peso internazionale di Russia e Cina.

The Vision