Covid, la situazione delle varianti “of concern” in Veneto

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Antonia Ricci report in Veneto varianti Covid
Antonia Ricci report in Veneto varianti Covid

Ieri il presidente del Veneto Luca Zaia nella consueta conferenza stampa da Marghera ha fatto spiegare da Antonia Ricci (in foto) direttrice dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, la situazione delle varianti Covid in Veneto. Sono 17 i gruppi genetici Covid identificati in Veneto, di cui quattro VOC, Variant of Concern, cioè varianti che destano preoccupazione, oltre all’inglese e alla brasiliana.

La prevalenza della variante inglese del Covid sul territorio veneto è intorno al 17,7% del totale, in linea con il dato nazionale. Nelle ultime due settimane in una scuola del Veneziano sono stati scoperti otto casi di variante inglese, due casi di variante brasiliana (P1) sono stati individuati e isolati in provincia di Padova e Venezia, ha riferito ancora Antonia Ricci, e si tratta di casi autoctoni, non importati dall’estero; mentre quattro casi di variante inglese, sequenziati tra sei campioni positivi, sono provenienti dalla ‘bolla’ del Mondiali di sci di Cortina.

Nelle prossime settimane sia in Veneto che in Italia, ha detto Ricci, ci sarà un quasi sicuro aumento dell’incidenza della variante inglese. La variante inglese, ha spiegato ancora la dottoressa, fa passare l’indice Rt da 0,8 a 1,5 molto rapidamente. Questo, tradotto in termini di misure governative, fa pensare che nelle prossime settimane, sia in Veneto, che dovrebbe rimanere ancora zona gialla, che in Italia, dove diverse regioni passeranno a livello arancione, potrebbero arrivare nuove restrizioni.