Covid e carceri, le linee guida di Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia per il ritorno dei volontari

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Interni del carcere di S. Pio X (immagine di archivio)
Interni del carcere di S. Pio X (immagine di archivio)

La Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia si sono riunite il 02/07/2020 in un incontro in streaming, a cui ha partecipato anche l’Ufficio del Garante Nazionale, per parlare di come favorire un graduale ma costante percorso di ripresa dell’accesso degli operatori del terzo settore nelle carceri con i dovuti accorgimenti per la prevenzione del contagio.

«I volontari autorizzati – spiega una nota – si sottoporranno al triage di ingresso come tutti gli altri operatori. I colloqui individuali di sostegno si svolgeranno con adozione di distanziamento di 1 metro e 50 tra operatore esterno e persone detenute e l’uso puntuale della mascherina protettiva e del gel igienizzante da parte di tutti. Gli incontri di formazione e attività rieducative/di reinserimento di gruppi limitati di detenuti si svolgeranno in spazi che consentano un significativo distanziamento dell’operatore dal gruppo (aree verdi, auditorium, sala teatro, biblioteca, campo da calcio)».

L’utilizzo delle tecnologie per i colloqui di sostegno individuale e per le attività di gruppo scolastiche, educative e ricreative dovrà essere potenziato, con la possibilità che ogni attività
venga gestita sia in presenza degli operatori volontari, sia in remoto, quando questa può essere considerata una opportunità di ampliare e approfondire le iniziative con la partecipazione di esperti significativi dall’esterno.

La Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia  e la Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà si impegnano a: – monitorare, regione per regione, la ripresa delle attività in presenza e verificare, lì dove la Fase 2 non inizia, gli ostacoli esistenti – monitorare costantemente l’uso delle tecnologie, sia per i colloqui famigliari, sia per le attività rieducative/formative/di reinserimento – collaborare alla ricognizione delle risorse territoriali per la realizzazione dei programmi di reinserimento nella comunità esterna, anche
per persone prive di risorse familiari, economiche, alloggiative; Al fine di far funzionare stabilmente la collaborazione tra Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e sue articolazioni regionali, si propone
di dare cadenza stabile alle videoconferenze congiunte, che abbiano come obiettivo anche un coinvolgimento stabile nella programmazione pedagogica della vita degli Istituti penali da parte dell’Amministrazione penitenziaria.