Covid, Conte firma nuovo dpcm: “stop feste e gite scolastiche”

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Conte
Il premier Giuseppe Conte

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato questa mattina il nuovo dpcm del governo dopo l’approvazione notturna in consiglio dei ministri, l’ennesimo in questa emergenza Covid, questa volta per cercare di contenere e limitare i danni della cosiddetta seconda ondata, anche in vista del culmine della stagione fredda e influenzale. In attesa di un vaccino di sicura efficacia, lo spettro è quello delle terapie intensive piene, soprattutto considerando che dopo aver colpito il Nord, più attrezzato, ora il virus si sta diffondendo di più al Sud. Nessuno pensa veramente che si possa tornare veramente alla situazione di marzo, sia per quanto riguarda il lockdown totale sia per la situazione drammatica negli ospedali, ma il governo dopo aver prorogato l’emergenza al 31 gennaio e reintrodotto l’uso obbligatorio di mascherine anche all’aperto ha pensato a nuove restrizioni per abbassare la curva dei contagi. Del resto anche in Inghilterra il premier Johnson che pure aveva detto che “gli inglesi amano la libertà” sta varando in queste ore misure restrittive come la chiusura dei pub. E in Francia si va verso un nuovo lockdown.

Ecco le misure principali del nuovo dpcm valide dal 14 ottobre:non si vieta l’attività sportiva, né individuale né collettiva, né gli eventi pubblici in cinema, teatri, le sagre, le fiere etc., ma deve essere rispettata la distanza di sicurezza e l’uso di mascherina, come prima del resto. Sospese attività in sala da ballo e discoteche, vietate le feste, matrimoni con non più di 30 invitati, in casa non si possono ricevere più di 6 persone non conviventi. È raccomandato di evitare feste in casa. Si prosegue l’attività scolastica e universitaria per i corsi di specializzazione medica (in questo caso anche a distanza). Sospese però le gite scolastiche. Si raccomanda bar e ristoranti di chiudere a mezzanotte con servizio al tavolo e alle 21 in assenza di consumo al tavolo. Potere ai presidenti di Regione per quanto riguarda il trasporto pubblico locale. Restrizioni per chi va e viene da alcuni Paesi esteri considerati più a rischio.

Nel pomeriggio poi il presidente Conte ha voluto specificare in una conferenza stampa che le forze dell’ordine non entreranno nelle case degli italiani per fare i controlli, ma paventato nelle ultime ore sui social con illazioni diffuse anche da esponenti dell’opposizione, ma che confida nel buon senso e nella responsabilità degli italiani.