Coronavirus, sconto del 25% sulla Tari per 6.000 attività produttive rimaste chiuse nel lockdown

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Da sinistra, il direttore generale Verza, il sindaco Rucco e l'assessore Siotto
Da sinistra, il direttore generale Verza, il sindaco Rucco e l'assessore Siotto

Sconto del 25% sulla quota variabile della Tari per le circa 6 mila utenze non domestiche rimaste chiuse durante il lockdown. L’importante misura, del valore di 1 milione e 250 mila euro, è stata decisa dalla giunta comunale di Vicenza nell’ambito delle iniziative prese per sostenere le attività produttive travolte dall’emergenza Coronavirus.

“E’ fondamentale aiutare subito chi ha più sofferto a causa del lockdown – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco presentando l’intervento – . Il Comune di Vicenza lo sta facendo con tutti gli strumenti a disposizione e con grande impegno sia economico che organizzativo. Oggi introduciamo anche questo significativo sconto sulla gravosa tassa rifiuti, a ristoro dei tre mesi di mancata attività. Un aiuto molto concreto, per il quale prevediamo a bilancio 1 milione e 250 mila euro, in applicazione delle linee guida tracciate dal consiglio comunale”.

Contestualmente a questa riduzione, l’amministrazione comunale ha disposto una nuova proroga del pagamento della prima rata della Tari per le utenze non domestiche rimaste chiuse a causa del Coronavirus: il termine di pagamento della prima rata è stato spostato al 30 settembre 2020, in coincidenza con la seconda delle tre rate. Nel frattempo, gli uffici del Comune e di Aim Ambiente determineranno l’esatto ammontare dello sconto del 25% su base annua, operazione che risulta particolarmente complessa.

L’amministrazione opera in ottemperanza a una delibera di Arera, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, che il 7 maggio ha introdotto alcune misure urgenti a tutela delle utenze non domestiche maggiormente colpite dal lockdown, senza peraltro prevedere una specifica copertura finanziaria che resta quindi ad oggi in capo al Comune. Tale delibera riconosce riduzioni tariffarie alle attività identificabili con i codici Ateco sottoposti a sospensione e non secondo le categorie a cui fa ordinariamente riferimento la Tari. Il lavoro degli uffici, ora, sarà identificare le utenze secondo la classificazione Ateco e quantificare lo sconto previsto, differenziando le attività rimaste chiuse per tutto il periodo da quelle riaperte prima.

Questa attività andrà di pari passo con la definizione, entro il 31 luglio, del Piano economico finanziario per il 2020 che dovrà contenere per legge una nuova determinazione delle tariffe dei rifiuti.

La giunta comunale ha infine deliberato, dopo apposita modifica del regolamento, il differimento volontario del termine di versamento dell’acconto dell’Imu: tutti i proprietari di immobili, ad eccezione dei fabbricati di categoria catastale D la cui quota Imu è riservata allo Stato, potranno versare l’imposta in un’unica rata entro il 16 dicembre, anziché pagare l’acconto entro il 16 giugno.

“E’ notevole – ha concluso l’assessore alle risorse economiche Simona Siotto – lo sforzo non solo economico, ma anche tecnico che stiamo compiendo per attivare in tempi rapidi tutti questi complessi provvedimenti. Di ciò ringrazio la struttura comunale, dalla direzione generale ai servizi Programmazione, contabilità economico-finanziaria e Ambiente, e Aim Ambiente, tutti fortemente impegnati nel dare risposte significative al territorio”.