Coronavirus, Ipab e Ipark mettono in contatto virtuale più di 650 anziani e familiari

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“Voglio esprimere la mia gratitudine a tutti i nostri operatori che in questi giorni, così difficili e complicati per tutti, si stanno dando da fare in ogni modo per garantire che gli ospiti di tutte le nostre residenze e anche di Ipark, possano avere un contatto vocale o in video con i propri familiari”.

Così Ermanno Angonese, presidente di Ipab di Vicenza, ha voluto elogiare dipendenti e collaboratori, tra i quali assistenti sociali, educatori e anche alcuni psicologi, che grazie all’utilizzo di telefoni cordless, di alcuni smartphone e di sei tablet, appositamente acquistati, sono riusciti a mettere in contatto nei giorni scorsi, e così faranno nei prossimi, ospiti e loro famigliari.

Si tratta complessivamente, tra Ipab di Vicenza e Ipark, di più di 650 persone: “Uno sforzo che richiede tempo – aggiunge Annalisa Bergozza, direttore di Ipab di Vicenza – ma indispensabile in questo momento, sia per i famigliari, che così possono sentire e vedere i loro cari, sia per gli anziani, che assistiamo e curiamo, sotto tutti i punti di vista, ma ai quali è evidente che l’ancoraggio con i propri parenti e amici è molto importante. Con l’occasione voglio naturalmente ringraziare anche medici e infermieri che si stanno occupando di tutte le problematiche sanitarie che di certo non sono cessate in questo periodo. Come tutti ci auguriamo che questa forma di isolamento possa preservare tutte le strutture da questa epidemia e che una volta superata questa fase i famigliari possano tornare alle precedenti consuetudini di visita”.