Commissione Diritti su Vicenza Città per la Pace, i 7 appunti di Rolando: “vinceremo questa battaglia civile”

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“E’ la seconda volta – scrive Giovanni Rolando, consigliere comunale Pd – che il partito della Lega al comando del Comune, della Provincia, Regione e al Governo centrale di Roma, si pronuncia contro iniziative dal chiaro segno della Pace in Vicenza. Con il suo segretario politico Celebron, anch’egli assessore, infatti, ad inizio mandato aveva proposto di cambiare il nome al Parco della Pace. La Lega ha fatto una scelta politica: recedere dall’adesione al Coordinamento Nazionale delle Città per la Pace e i Diritti Umani”. Ma si ritrova da sola a difendere la decisione della giunta. 5 a 2, i consiglieri presenti in VI Commissione Diritti.

“La nostra critica è stata radicale a tale contraddizione. Ancor più grave appare questa decisione trattandosi della Pace, Bene Comune supremo.” Inutili sono risultati gli sforzi pacati, chiari e forti dei consiglieri dell’opposizione, di far ragionare il giovane consigliere Maltauro, presidente della commissione. “Ci si dimostra intelligenti a cambiare idea per una giusta causa”. Niente da fare. Reiteratamente egli riproponeva il suo mantra a difesa strenua della deliberazione del suo partito in giunta.

“Ma noi non ci stiamo, non ci diamo per vinti. Ci impegneremo ancor più per ripristinare l’adesione al Coordinamento Nazionale delle Città per la Pace e i Diritti Umani. Promuoveremo iniziative pubbliche tese a costruire pace ed affermare nella nostra città il rispetto dei diritti umani. Nella società, fra la gente, e con iniziative istituzionali fin dalla formazione del prossimo bilancio per il 2020. Siamo certi che la maggioranza delle persone a Vicenza e dell’Associazionismo sono dalla parte della pace e dei diritti umani. E vinceremo questa battaglia civile.”

VEDIAMO PER PUNTI L’ANDAMENTO DELLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE

  1. La giunta di destra-Lega della città di Vicenza, a distanza di un anno dal suo insediamento, approva la deliberazione di recedere dal coordinamento Nazionale degli Enti locali per la Pace e i Diritti Umani. A decorrere dall’anno 2020 (delibera di giunta di cui a verbale N. 106 del 28.06.2019).
  2. Era dal 2010, 24.02.2010, che il Comune di Vicenza aderiva ininterrottamente al Coordinamento Nazionale, l’Associazione fondata nel 1986 con sede a Perugia che riunisce Comuni, Province e Regioni impegnati a promuovere la Pace, i Diritti Umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale. Con una semplice quota annuale di 1900 Euro, fissata e definita in base al numero degli abitanti.
  3. Lo Statuto del Comune sancisce “Vicenza Città per la Pace “
  4. La deliberazione della giunta richiama espressamente di condividere le finalità dell’associazione e i principi dello Statuto
  5. Pur tuttavia questa Amministrazione, di destra-Lega, formata dai partiti di Lega, FI, lista civica 360° e lista ruccosindaco, delibera di procedere al recesso dell’Adesione al Coordinamento Nazionale
  6. Il presidente della VI commissione ”Diritti e Pari Opportunità” riunitasi il 23 luglio, con la partecipazione di due soli consiglieri della maggioranza, entrambi del partito della Lega, e con cinque consiglieri del Centrosinistra Selmo e Pupillo ( DAIP) , Sala e Spiller ( PD), Asproso (Coaliz. civica) e Rolando alla presenza del vicesindaco Matteo Tosetto, ha più volte esplicitato, nei suoi interventi al microfono, che la scelta della Lega “è una scelta politica”. “Perché noi della Lega non condividiamo l’adesione al Coordinamento Nazionale”.
  7. E’ evidente a tutti la contraddizione: da un lato la giunta scrive in delibera, nero su bianco, che “si condividono le finalità dell’Associazione e i principi contenuti nello Statuto e dall’altro si opera, nei fatti, con il recesso.