Chiusura del Centro di Salute Mentale a Schio, Leonardo Dalla Vecchia: “punizione leghista? Sollecitato il Pd regionale”

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In questi giorni – è scritto in una nota di Leonardo Dalla Vecchia, capogruppo Partito Democratico in Consiglio Comunale a Schio – abbiamo seguito con grande apprensione le notizie che riguardavano la chiusura del Centro Salute Mentale di Schio, servizio che svolge un ruolo essenziale e molto delicato rivolto alle famiglie del nostro territorio che convivono con il disagio e con la malattia mentale.

La nota divulgata oggi dall’Ulss 7 non fa che aumentare le nostre preoccupazioni: quando infatti leggiamo che “appena possibile e compatibilmente con il reperimento delle risorse specialistiche, sarà ripresa l’attività ordinaria in tutto il territorio” possiamo intuire che molto probabilmente, se le risorse specialistiche non si trovassero, l’ULSS ritiene plausibile la cessazione del servizio in via definitiva.

Ci chiediamo se l’Ulss non avrebbe potuto organizzare un’apertura alternata dei centri di Schio e di Thiene, e non vorremmo che, dietro al pretesto della mancanza di personale, ci fosse una decisione politica di una regione a guida leghista che vuole punire il nostro territorio.

Durante tutta la recente campagna elettorale abbiamo continuamente denunciato che, con la nuova ULSS Pedemontana, i servizi territoriali dell’ex-ULSS 4 sarebbero stati a rischio, e per questo, abbiamo lanciato una raccolta firme. Ancora in Maggio abbiamo scritto al presidente del Consiglio Regionale per chiedere di poter presentare ai capigruppo del consiglio regionale le nostre istanze e le 4203 firme raccolte, iniziando così a concretizzare l’impegno preso con Schio e tutto l’altovicentino per difendere l’ospedale e i servizi socio-sanitari del nostro territorio.

Dopo il Centro di salute mentale, quali altri servizi verranno ridimensionati, appaltati a privati o cancellati sempre con la scusa della carenza di personale? Il pronto soccorso? Raccogliendo le preoccupazioni degli utenti, e per essere di aiuto anche ai nostri amministratori locali, abbiamo sollecitato il gruppo del Partito Democratico in Consiglio Regionale affinché venga
depositata un’interrogazione per fare chiarezza sul caso.