Cerimonia di Cima Grappa, venetisti di Veneto Serenissimo Governo contro presenza Figliuolo: “chi avalla Green Pass è contro i valori degli Alpini”

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Figliuolo in Veneto con Zaia
Figliuolo in Veneto con Zaia

I venetisti di Veneto Serenissimo Governo si scagliano contro la presenza del generale Figliuolo alla cerimonia di Cima Grappa dell’1 agosto. Motivo del contendere, il green pass, che dal loro punto di vista è una negazione della libertà e quindi violerebbe i principi e l’etica del corpo degli alpini.

“Oggi c’è chi senza vergogna propugna un nuovo ordine mondiale, ovvero una dittatura mondiale sovranazionale in cui dovrebbe esistere una massa di persone acritiche governate dai tecnocrati illuminati, in cui una nuova religione mondiale deve spodestare tutto ciò che è racchiuso nella rivelazione biblica in favore del relativismo culturale che tutto permette tranne cacciare i mercanti dal tempio. I tentacoli di questo nuovo ordine mondiale sono anche qui in Veneto, e vogliono con norme liberticide uccidere quanto rimane della consapevolezza che noi Veneti abbiamo di essere Popolo degno di libertà ed autodeterminazione” si legge nel comunicato dei venetisti.

“Ennesimo nonché ultimo insulto, sarà far presenziare con tutti gli onori il Premier in pectore, Figliuolo, alla festa del Grappa: la festa delle genti Venete. Dobbiamo ricordare che non è un cappello alpino a fare l’Alpino, ma l’etica e la morale che sta sotto a quel cappello. I veri alpini mai dimenticano quanto scritto nella loro preghiera:

Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,

su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza

ci ha posto a baluardo fedele delle nostre

contrade, noi, purificati dal dovere

pericolosamente compiuto,

eleviamo l’animo a Te, o Signore, che proteggi

le nostre mamme, le nostre spose,

i nostri figli e fratelli lontani, e

ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.

Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,

salva noi, armati come siamo di fede e di amore.

[…]

rendi forti le nostre armi contro chiunque

minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera,

la nostra millenaria civiltà cristiana.

[…]”

La nostra patria è il Veneto, la nostra bandiera è il leone di San Marco. Per questo – conclude il comunicato dei venetisti – da sempre chi minaccia le persone che rivendicano la libertà, chi vuole le liste di categorie che non fanno ciò ch’egli vuole, chi nega il principio del libero arbitrio, chi viola il diritto internazionale non venga in Veneto ad insultare la nostra terra e il nostro Popolo”.