Confartigianato Imprese Vicenza e Veneto, Bonomo lascia: “motivi personali”

Il presidente in una nota: "volevo guidare l'Associazione a livello nazionale ma le mie progettualità non erano condivise da tutti"

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Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Veneto
Agostino Bonomo, presidente Confartigianato Imprese Veneto

Il Consiglio Direttivo di Confartigianato Vicenza del 2 novembre ed il Comitato Direttivo di Confartigianato del Veneto del giorno successivo hanno accolto e recepito le dimissioni di Agostino Bonomo. l vice presidenti attiveranno ora le procedure previste che porteranno, a breve alla nomina del nuovo presidente regionale e di quello vicentino. “Si tratta – spiega Bonomo in una nota – di una decisione personale, che ho preso in serenità ma non senza rammarico, visto l’inestimabile valore dell’esperienza di vita che ho avuto modo di maturare non solo in questi anni di presidenza, ma già prima nel mio articolato percorso nella rappresentanza associativa”.

“Non nascondo che l’obiettivo da dirigente fosse quello di guidare l’Associazione a livello nazionale, forte delle esperienze a livello provinciale e regionale. Ciò non tanto per ambizione personale, quanto perché resto profondamente convinto che il nostro “modello vicentino e veneto” di articolazione associativa – così fortemente radicato nel territorio, così efficace nei suoi meccanismi di assistenza alle imprese tramite la bilateralità, o nell’organizzazione delle categorie, o nell’operato dei confidi per il credito, o ancora per il tipo di formazione, per la sua innovativa capacità di “guardare avanti” – sia un modello che possa essere utilmente mutuato in altre parti del Paese”.

“Era un disegno, questo mio, che aveva una premessa indispensabile: la più ampia condivisione possibile a livello nazionale. Solo a quella condizione, insomma, avrei manifestato la mia disponibilità a candidarmi per la presidenza nazionale. Purtroppo, solo alcune realtà associative del Sistema avrebbero condiviso le mie progettualità sempre a favore delle imprese associate. Non trovando quindi un consenso sufficientemente ampio, ho ritenuto nel rispetto della democrazia associativa che da sempre è per me valore fondante, di lasciare ad altri tale possibilità”.

Nei quattro anni della sua presidenza in Confartigianato regionale Bonomo ha intessuto un dialogo aperto e franco con le diverse istituzioni, in primis la Regione, per portare in quelle sedi le istanze dell’artigianato proponendo anche progettualità concrete quali quelle relative alla nuova legge sul comparto, all’accessibilità snella al credito e ai fondi di sostegno alla digitalizzazione delle imprese artigiane, al coinvolgimento delle PMI nella necessaria crescita delle competenze delle maestranze e degli imprenditori. Tutto ciò anche proponendo e incoraggiando azioni congiunte tra categorie economiche e sindacati dei lavoratori a favore di un corretto sviluppo a sostegno del tessuto produttivo dei territori.

“Personalmente porto con me un’esperienza ricca di contatti umani e di iniziative condotte sempre e comunque a favore del nostro mondo imprenditoriale, di cui resterò parte. In tale contesto, ho avvertito la necessità di tornare a seguire più da vicino e a tempo pieno la mia attività e ciò ha determinato la mia decisione”.

“Chiudo così un ciclo: è giusto e naturale che chi ha lavorato ed è cresciuto negli anni con me possa portare avanti un percorso intrapreso, soprattutto in questi difficili momenti per le imprese del nostro comparto”, spiega ancora Bonomo.

Il presidente uscente ha parole di ringraziamento e apprezzamento per i colleghi soci, dirigenti e dei collaboratori delle strutture: “In questi anni, spesso non facili se consideriamo i vari scenari economici e sociali susseguitisi, l’azione quotidiana della squadra con cui ho lavorato e mia, è stata quella di rendere sempre più efficace, vicina, produttiva, l’attività di un’Organizzazione che storicamente rappresenta il meglio della piccola impresa, e alla quale va dedicato il meglio di ogni sforzo, di ogni progettualità, di ogni capacità decisionale. Lascio perciò il mio incarico, con la consapevolezza che l’esperienza e le competenze acquisite dai miei colleghi consentiranno loro di proseguire il percorso”.

“Il mio non è un addio – conclude Bonomo – ma un arrivederci, da collega a colleghi, a una delle tante iniziative che Confartigianato sicuramente saprà mettere in campo, come ha sempre saputo fare, per il progresso dei suoi associati”.