Bizzotto (Lega): “Pericolo spionaggio della Cina su piattaforma Zoom: a rischio privacy e sicurezza”

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“La privacy e la sicurezza dei dati di milioni di cittadini italiani ed europei che utilizzano la piattaforma ZOOM, sono a fortissimo rischio di cyber spionaggio da parte della Cina. L’Europa deve intervenire urgentemente per tutelare la protezione dei dati personali dei cittadini e per mettere al bando l’uso della piattaforma ZOOM in tutte le Istituzioni UE, seguendo e rafforzando le limitazioni già messe in atto dal Governo tedesco”. Lo afferma in una nota l’eurodeputata vicentina della Lega Mara Bizzotto, membro della Delegazione UE – Stati Uniti, che ha presentato un’interrogazione urgente alla Commissione Europea sul caso “Zoom e Cina”, che aggiunge: “Bruxelles, ormai tristemente diventata la capitale delle spie cinesi, dimostri per una volta di non essere complice delle malefatte del regime comunista cinese”.

“Le misure di confinamento e di smart working seguite all’emergenza Coronavirus hanno causato un fortissimo incremento di videochiamate e videoconferenze, tanto che la piattaforma Zoom è passata dai 10 milioni di utenti pre Covid agli attuali 300 milioni. E tra questi utenti ci sono privati, aziende, Enti pubblici, Governi, Ministeri e anche le Istituzioni Europee” spiega l’eurodeputata Bizzotto.

“Il macroscopico problema è che Zoom garantisce un livello bassissimo di sicurezza cibernetica e presenta enormi falle nella gestione della riservatezza dei dati: basti pensare che ad aprile 2020 ha ammesso di aver fatto transitare le videochiamate attraverso server collocati in Cina, permettendo così la registrazione da parte del regime di Pechino dei dati sensibili degli utenti – continua l’eurodeputata Bizzotto – La normativa cinese permette infatti alle autorità l’accesso indiscriminato ai contenuti dei server che si trovano in Cina, e quindi tutte le videochiamate sono evidentemente esposte al rischio di spionaggio da parte della dittatura cinese”.

“Se a questo aggiungiamo che Zoom in queste settimane ha chiuso e censurato gli account dei dissidenti cinesi e le loro attività pro Hong Kong, abbiamo la reale dimensione del livello di sottomissione e della pericolosità gestionale della piattaforma che obbedisce ai diktat della dittatura di Pechino – conclude l’eurodeputata Mara Bizzotto – Nella guerra tra il mondo libero occidentale e la dittatura comunista cinese, l’Europa ha il dovere di schierarsi dalla parte della libertà e di difendere con ogni mezzo la sicurezza e la privacy dei propri cittadini e delle proprie Istituzioni”.

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