Basilica palladiana e Art bonus, riallestimento innovativo grazie al Gruppo Cereal Docks

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Da sinistra: Giovanni Fanin, Mauro Fanin, Francesco Rucco, Mauro Passarin

L’Art bonus, oltre ad essere una grande risorsa per il sistema dei beni culturali nazionali, può diventare, come nel caso dell’allestimento per il progetto Grandi Mostre in Basilica palladiana, un intervento virtuoso che presenta caratteristiche, oltre che di economicità e funzionalità, anche di alto valore estetico.

Oggi il sindaco Francesco Rucco ha accolto in Basilica palladiana Mauro Fanin, presidente e amministratore delegato del Gruppo Cereal Docks, in visita per ammirare l’allestimento, finanziato tramite l’Art bonus, compattato in un parallelepipedo di metallo nero. Erano presenti anche Giovanni Fanin, Finance Manager del Gruppo, e Mauro Passarin, direttore dei Musei civici di Vicenza.

“Siamo di fronte a una sorta di esempio di economia circolare applicata al patrimonio culturale – ha detto il sindaco Francesco Rucco -. Una soluzione innovativa per il nostro monumento dove abbiamo inteso che la definizione stessa di economia circolare fosse sinonimo, oltre che di riuso e ripensamento, anche di rinascita delle funzioni del nostro patrimonio. L’attenzione a questa forma di sostenibilità è stato un aspetto condiviso anche con l’azienda Cereal Docks che, con l’erogazione liberale dell’Art bonus per un allestimento sostenibile, ci ha messi in grado di creare design, di coniugare la rapidità dell’assemblaggio con l’intelligenza del metodo, rispettando, senza invaderle, le maestose architetture del monumento palladiano”.

“Economia, cultura e società devono crescere in un rapporto armonico in cui la cultura è elemento essenziale per ricordare le nostre origini e guardare al nostro futuro – ha detto Mauro Fanin, presidente e amministratore delegato del Gruppo Cereal Docks -. Con questa iniziativa abbiamo voluto dare un contributo tangibile ad una bella città come Vicenza e ad uno dei suoi monumenti più rappresentativi, la Basilica palladiana. Ci auguriamo inoltre possa essere uno stimolo per altre aziende ad investire in interventi di questo tipo. Sono convinto, infatti, che sia indissolubile il rapporto tra economia, la storia e l’arricchimento che ci può dare il nostro patrimonio artistico e culturale in termini di suggerimenti che guardano ad una nuova economia, sferica e inclusiva, in cui la cultura è un aspetto essenziale”.

Ha proseguito poi il sindaco: “Il gruppo di lavoro è stato capace di coniugare perfettamente impianti, strutture e tecnologia per colpire immediatamente l’occhio attento del pubblico. Perchè ogni aspetto dell’allestimento museale deve essere in grado di comunicare direttamente con il visitatore attraverso suggestioni, sensazioni, deve saper generare stupore, meraviglie e attenzioni, stimolare l’immaginazione e la fantasia affinché la Basilica palladiana continui a rimanere un luogo di emozione”.

Il “Cubo” è un parallelepipedo di metallo nero di 8 metri per 8 metri, alto 3,5 metri esposto nel salone della Basilica palladiana. Racchiude in sé le quattordici pareti autoportanti, alte 3,50 metri, larghe 60 centimetri, che durante le esposizioni contengono i sistemi di condizionamento con impianto di illuminazione integrato. Le pareti che compongono l’allestimento, progettato dall’architetto Antonio Ravalli di Ferrara per Grandi Mostre in Basilica palladiana, inaugurate con la mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi”, sono composte da blocchi modulari, tutti in metallo nero, con meccanismi che ne consentono il facile spostamento e collegamento per creare il layout prescelto.

Informazioni: https://artbonus.gov.it/