Regionali: Luisetto, Artuso, Macilotti, il vizietto del PD (e non solo): chiedere i voti ai leghisti con il voto disgiunto

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Artuso

Ieri aveva difeso Chiara Luisetto, ex sindaco di Nove, candidata in consiglio regionale con il PD, oggetto di un invito al voto disgiunto da parte del circolo cittadino che pur di mandare una concittadina in Regione cercava voti anche in altri schieramenti. Oggi si scopre che il padovano Stefano Artuso ha girato un video in piazza delle Erbe in cui invita esplicitamente i padovani che vogliono votare Zaia a farlo pure, chiedendo però di avere la preferenza grazie al voto disgiunto.

“Siamo di fronte a una polemica fuori luogo  aveva detto Artuso a proposito del ‘caso’ Luisetto. Infatti il voto disgiunto è un’opzione, prevista dalla legge elettorale, che talvolta ci viene richiesta da amici e simpatizzanti. Spiegare bene come funziona è un dovere, che torna utile in primis al partito: il rischio di sbagliare, e dunque di annullare il voto, nuocerebbe tanto al candidato consigliere, quanto al partito. Ricordo, infatti, che il voto disgiunto va alla lista e, dunque, premia il partito”.

Oggi qui su ViPiù vi avevamo inoltre raccontato del candidato Macilotti per la lista ‘Rubinato per le autonomie’ che chiedeva il voto per sé come preferenza indicando però la possibilità di votare Zaia come candidato presidente.