Appalti ristorazione ospedaliera, Pietrobelli sul Fatto: “Serenissima Ristorazione pigliatutto”. Cds e Anac non bastano

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Ristorazione in ospedale
Ristorazione in ospedale

Di Giuseppe Pietrobelli su Il Fatto Quotidiano

Serenissima Ristorazione pigliatutto. Ancora una volta il gruppo vicentino di Mario Putin si aggiudica praticamente tutti i lotti del mega-appalto per le mense degli ospedali del Veneto, un affare con base di gara da 110 milioni di euro, a dispetto di Consiglio di Stato, Autorità Anticorruzione e di un nuovo bando che avrebbe dovuto eliminare il monopolio sugli ospedali della Regione Veneto. E pensare che un anno e mezzo fa, il Consiglio di Stato aveva annullato le assegnazioni (su ricorso di Dussmann Service) per violazione del diritto di concorrenza. Poi Anac aveva censurato che il gruppo godesse di una situazione privilegiata e di bandi di gara su misura, grazie a un centro di cottura a Boara Pisani (Padova) realizzato in project financing nel 2009 (era di Giancarlo Galan in Regione) che permette di cuocere i cibi, raffreddarli e riscaldarli alla consegna. Come se non bastasse, 5stelle e Pd andarono all’attacco della giunta di Luca Zaia, accusandola di favoritismi.

Alla fine cambia l’ordine dei fattori, non il risultato. Perché la nuova gara si sta per concludere e assegnerà la ristorazione ospedaliera allo stesso gruppo, anche se Anac aveva imposto di riscrivere il capitolato (a cui era stata tolta la clausola della precottura) per inserire un “vincolo di aggiudicazione per un massimo di tre lotti”, così da impedire concentrazioni. Serenissima Ristorazione ha vinto tre lotti: 100 punti su 100 a Rovigo e Padova, 95 a Venezia. Gli altri due (Treviso e Bassano-Asiago-Schio) sono andati a Euroristorazione, controllata all’81 per cento da Vegra Camin, una controllata di Serenissima, rispettivamente con 100 e 97,92 punti.

I risultati non sono stati ufficializzati, ma alla graduatoria manca la verifica su tre lotti, per accertare che il ribasso non sia stato eccessivo. Intanto, dal febbraio 2019, Serenissima ha continuato a fornire i pasti, in prorogatio. Il bando da 98 milioni per un quadriennio (più 12 milioni per proroga semestrale) è del 2 luglio 2019 e riguardava sei Usl venete, ma al lotto di Belluno non ha concorso nessuno. Adesso la commissione ha stilato due graduatorie, una qualitativa (massimo 70 punti) e una economica (massimo 30 punti). Serenissima ed Euroristorazione hanno stravinto. Solo terza o quarta Dussmann Service, che nel ricorso ad Anac nel 2018 aveva denunciato: “Serenissima detiene il 90 per cento del mercato delle mense ospedaliere nella Regione Veneto. È un dato anomalo”.