Alimentazione sana, nella Giornata internazionale della gastronomia sostenibile il CNDDU propone di sensibilizzare giovani su buone prassi

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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), in occasione della Giornata internazionale della gastronomia sostenibile (Sustainable Gastronomy Day) 2021, 18 giugno, istituita dall’Assemblea generale dell’ONU con risoluzione (A/RES/71/246) il 21 dicembre 2016, intende sollecitare l’avvio di un programma d’avanguardia alimentare seguendo le linee biologiche e della scienza dell’alimentazione.

Riteniamo fondamentale far apprendere agli studenti le caratteristiche dei cibi sani presenti nei 7 differenti gruppi elaborati dall’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) insieme alla Società Italiana Nutrizione Umana (SINU) (Gruppo 1: Carne, pesce e uova; Gruppo 2: Latte e derivati; Gruppo 3: Cereali e derivati e tuberi; Gruppo 4: Legumi; Gruppo 5: Grassi e condimenti; Gruppo 6: Ortaggi e frutta contenenti vitamina A; Gruppo 7: Ortaggi e frutta contenenti vitamina C).

I junk-food (cibi spazzatura) sono purtroppo molto apprezzati tra le giovani generazioni specie nelle aree depresse e arretrate; i dati sull’obesità giovanile sono allarmanti in Italia   oltre il 20% dei bambini è in sovrappeso e il 9,4% è obeso. In Campania, l’obesità infantile costituisce un problema di salute pubblica, tanto che il 25,4% dei bambini si ritrova sovrappeso e il 12,6% è obeso.

Le motivazioni di tale situazione sono molteplici: cattiva informazione, difficoltà economiche, la pandemia. Quest’ ultima ha stravolto le nostre abitudini costringendo a casa, e alla sedentarietà adolescenti e adulti, spesso troppo inclini al confort food anche come effetto delle varie forme di disagio psichico alimentate dal lockdown, con conseguenze deleterie sullo stato di salute di molti.

Per contenere la “Covibesity”, cioè l’obesità determinata proprio dalle condizioni descritte, il centro di Allergologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II ha ideato un decalogo anti-obesità, che costituisce tra l’altro un fattore di rischio elevato in caso di covid19: Non saltare mai la prima colazione; Attività sportiva quotidiana; Attività ludica attiva; Stile di vita attivo; Limiti alle ore davanti agli schermi; Rispettare una corretta igiene del sonno; Preparazione al sonno sereno; Dieta mediterranea; Cinque pasti al giorno; Alimenti freschi preparati a casa.

Purtroppo anche laddove intervenga una corretta divulgazione e diffusione di consigli appropriati da applicare al proprio stile di vita, sussistono altre problematiche.

La povertà contribuisce enormemente allo sviluppo di alterazioni metaboliche; gli alimenti sani, soprattutto nei paesi lontani dal Mediterraneo, costano: verdure, frutta, pesce, acqua potabile raggiungono prezzi proibitivi; da qui l’impiego di bevande gassate e zuccherate, prodotti confezionati con conservanti, grassi, sali e additivi chimici dannosi per la salute.

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea, giustamente rileva quanto sia complesso generare un circuito virtuoso per il benessere della collettività; tutti i settori nevralgici delle attività umane, economico, industriale, scientifico-farmaceutico, agricolo devono sinergicamente allinearsi in funzione di una condotta ecosostenibile, che garantisca il consumatore e metta a disposizione del maggior numero di persone possibile alimenti salubri:

“La crisi del coronavirus ha dimostrato la vulnerabilità di tutti noi e l’importanza di ripristinare l’equilibrio tra l’attività umana e la natura. La strategia sulla biodiversità e la strategia “Dal produttore al consumatore” sono il fulcro dell’iniziativa Green Deal e puntano a un nuovo e migliore equilibrio fra natura, sistemi alimentari e biodiversità: proteggere la salute e il benessere delle persone e, al tempo stesso, rafforzare la competitività e la resilienza dell’UE. Queste strategie sono una parte fondamentale della grande transizione che stiamo intraprendendo.”

Per celebrare tale giornata ecco le azioni che Il CNDDU raccomanda di consigliare agli studenti di ogni ordine e grado in modo che essi stessi si facciano promotori di uno stile di vita sano, responsabile, solidale non solo il 18 giugno ma tutti i giorni dell’anno: mangiare frutta e verdura di stagione

preferire la qualità del cibo alla quantità; ridurre il consumo di carne a favore delle proteine vegetali; prediligere prodotti a km 0 o comunque prodotti biologici; non inquinare l’ambiente che ci circonda; evitare merendine confezionate: molto meglio un dolce o dei biscotti fatti in casa!; limitare la quantità di rifiuti prodotti, riciclare il più possibile e fare la raccolta differenziata a casa come in vacanza; leggere le etichette di indicazione geografica dei prodotti conoscere i produttori: da dove viene quel prodotto? Da un contadino locale o da un impianto industriale straniero?; sensibilizzare l’opinione pubblica sull’agricoltura sostenibile; non sprecare cibo né acqua; controllare la provenienza degli alimenti, preferendo quelli della propria zona di appartenenza; proteggere le risorse naturali; limitare il consumo energetico. #FarmtoFork

“Lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo.” (Ippocrate)

prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU