Accordo Cina-Ue su indicazioni geografiche: la mozzarella Bufala Campana sarà protetta sul mercato cinese

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A fine luglio è stato concluso un accordo tra Unione europea e governo della Repubblica popolare cinese sulle indicazioni geografiche (Ig), grazie al quale per la prima volta 100 prodotti Ig agroalimentari dell’Ue, come la mozzarella di Bufala Campana, il vino della Linguadoca, la Polska Wódka o Elia Kalamatas otterrano protezione sul mercato cinese.

Allo stesso modo, 100 prodotti cinesi saranno protetti nell’Ue, garantendo così il rispetto reciproco del meglio delle due tradizioni agricole. Nel testo dell’accordo si legge che le parti si impegnano a proteggere i prodotti tutelati “contro l’uso nella designazione o nella presentazione di qualsiasi elemento che indichi o suggerisca che il prodotto in questione è originario di un’area geografica diversa dal vero luogo d’origine, in modo tale da indurre in errore il pubblico sull’origine geografica del prodotto”.

Quattro anni dopo la sua entrata in vigore, il campo di applicazione dell’accordo si espanderà fino a coprire altri 175 prodotti Ig da entrambe le parti. L’accordo fa riferimento anche a casi di omonimia tra prodotti: “qualora, nel contesto di negoziati con un Paese terzo, una parte proponga di proteggere un’indicazione geografica di detto Paese terzo e tale denominazione sia omonima di un’indicazione geografica dell’altra parte protetta a norma del presente accordo, quest’ultima viene informata e ha la possibilità di formulare osservazioni prima che la denominazione diventi protetta”.

L’obbligo di protezione, invece, cessa per “un’indicazione geografica dell’altra parte che non è più protetta o è caduta in disuso nel proprio Paese d’origine”, si legge nel testo. Di conseguenza l’obbligo per le parti di notificare “se una delle sue indicazioni geografiche cessa di essere protetta nel proprio paese di origine o se è caduta in disuso”.

Infine la specifica che l’importazione, l’esportazione e la commercializzazione dei prodotti che recano le indicazioni geografiche elencate negli allegati “sono effettuate nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nel territorio della parte in cui i prodotti sono immessi sul mercato”.

Fonte Policy Europe / Public Policy @PPolicy_News