Abbandonarono rifiuti a Lonigo, archiviato procedimento dalla Provincia. Sindaco Restello: “basito e irritato”

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La Provincia emette un’ordinanda di archiviazione del procedimento a carico di due soggetti che nel 2015 furono sanzionati per l’abbandono di una notevole quantità di rifiuti in via delle Granze a Lonigo. Il Sindaco Restello: “Sono basito e irritato”. Di seguito la nota del Comune

I fatti risalgono al 2015, quando a seguito di una segnalazione gli agenti della Polizia Locale Intercomunale rinvennero in via delle Granze a Lonigo una notevole quantità di rifiuti abbandonati, verosimilmente da sgombero di cantina o garage: carta, cartoni, vestiti, mobilio, piccoli elettrodomestici, plastica, frazione organica, rifiuto secco domestico.

Da un documento trovato tra i rifiuti gli agenti risalirono ai presunti responsabili dell’abbandono, un cittadino serbo residente ad Alonte e la sua convivente, di lui connazionale. Fu sottoscritto un verbale ai due sanzionati, ma gli interessati non produssero memorie difensive, né tantomeno pagarono la sanzione. Il verbale fu pertanto trasmesso all’Autorità competente che, nel caso, è la Provincia di Vicenza.

Dopo quasi 5 anni, il Servizio Ambiente della Provincia ha finalmente concluso l’iter della pratica e ha emesso un’ordinanza di archiviazione del procedimento a carico dei due soggetti. L’Autorità competente ha in sostanza contestato il fatto che il mero ritrovamento di un documento all’interno di un sacchetto di rifiuti “non è da solo idoneo a dimostrare la responsabilità del soggetto a cui il documento appartiene”. Aggiungendo altre osservazioni sotto il profilo formale, la Provincia contesta pertanto che “il verbale risulta carente sotto il profilo della dimostrazione della concreta condotta illecita” dei due sanzionati.

Ulteriori sottigliezze di natura procedurale portano l’Autorità amministrativa ad affermare che “spetta all’organo di controllo l’onere di accertare la sussistenza dell’elemento psicologico della colpa tramite una specifica indagine istruttoria (…) che deve confluire nel provvedimento sanzionatorio in una congrua motivazione”.

In parole povere, in assenza di una memoria difensiva da parte dei presunti autori dell’illecito la Polizia Locale avrebbe dovuto compiere una sorta di riesame del procedimento, con ulteriori accertamenti e verifiche. Da qui l’ordinanza di archiviazione del verbale degli agenti, “pena l’inevitabile suo annullamento da parte del giudice di opposizione”.

“Questa ordinanza – commenta il Sindaco Luca Restello – è una vergogna, un precedente che autorizza i trasgressori a lordare campagne, fossati e colline. Almeno fosse stata una sentenza di un giudice iper garantista e poco sensibile alle tematiche di educazione ambientale… E invece no, è la Provincia di Vicenza! Sono basito e irritato.”