In viaggio A/R da Vicenza a Roma su Freccia semivuoto: capitale vicina, Tav Tac lontana. Nuove strutture per pochi treni passeggeri e merci forse in più quando le vecchie crollano?

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Avevamo fatto un viaggio di andata e ritorno per fare un test sul collegamento sperimentale, già fallito anni fa, tra Vicenza – Roma attivato da Trenitalia anche per valutare la conventienza economica di questa tratta passeggeri in previsione (o a giustificazione spot) anche della linea Tac più che Tav che passerà per Vicenza con ritorni non ancora chiari a fronte di due uniche certezze: lo sconquasso per anni dell’abitato e investimenti miliardari che diventeranno solo costi se non ci saranno vantaggi tangibili.

 

Il nostro documento video del viaggio non aveva e non ha pretese scientifiche che devono nascere da valutazioni statistiche basate su un campione più vasto, ma vuole sollecitare una discussione meno superficiale e soprattutto meno “già scritta” di quella fatta nei passaggi consiliari dell’era di Achille Variati segnata da un’inversione logica: non dimostrare la verità di una tesi (“l’utilità dell’opera“)  partendo da un’ipotesi (“se si fa all’interno della città con propaggini in Fiera“), ma assumere l’ipotesi come tesi.

Oggi è successo quello che è successo a Genova, che è successo già altrove anche se con effetti meno devastanti e che, lo sappiamo da tempo e ora lo leggiamo o ascoltiamo anche da voci autorevoli svegliatesi dal letargo o finalmente interpellate, potrebbe succedere per migliaia di altre infrastrutture, vecchie ma molto utilizzate anche se non adeguatamente messe in sicurezza con adeguati e tempestivi investimenti (non costi, perchè quelle opere sono utilizzate).

Prima di iniziare a sentir piangere i morti, nei prossimi giorni salvo poi dimenticarcene fino alla prossima occasione di una lunga serie, da parte di chi cercherà al massimo i responsabili del singolo fatto e non della politica generale di disattenzione criminale al nostro patrimonio infrastrutturale, vi proponiamo subito il video del nostro viaggio montato a questo punto senza tagli per guadagnare tempo e iniziare subito a discutere.

Per motivi organizzativi il 6 agosto siamo andati da Roma a Vicenza e il 10 agosto da Vicenza a Roma anche se, poi, abbiamo montato i due viaggi invertiti per rendere disponibile subito un flash su chi parte dalla città del Palladio e riservare, poi, le prime nostre considerazioni a caldo a chi avrà la pazienza di vedere tutto.

La combinazione degli orari previsti da Trenitalia fa pensare a un’utenza turistica e, quindi, il periodo di vacanze poteva essere giusto per uno spot test.

Le domande di base, che ci siamo fatte e vi facciamo in parte durante il viaggio e che ci e vi faremo più globalmente nei prossimi interventi su VicenzaPiu.com corroborati anche da dati progettuali e di valutazione dei costi/benefici, sono queste due:

– se ha senso, in termini di investimenti che non diventino costi per la comunità locale e nazionale, una linea Tav, che poi è solo di Alta Capacità dovendo passare i treni a 120 all’ora in città a causa dei vincoli ambientali posti dall’attraversamento di Vicenza, città Patrimonio Unesco, se saranno pochi i passeggeri turistici e/o professionali “agganciabili” e, quindi, pochi i relativi treni che si fermeranno a VIcenza

– se ha senso quella linea, appalti speculativi e momentanei a parte, per degli industriali che spingono con ogni mezzo per averla se poi i convogli merci con carico e scarico a Vicenza, i più interessanti per loro e gli affari complessivi, anche occupazionali, del territorio, saranno anche essi pochi per l’ulteriore riduzione degli “slot” disponibili per treni passeggeri e merci a causa della necessità di una molto più pressante manutenzione quotidiana della tecnologicamente “delicata” linea Tac Tav se questa sarà caricata di treni merci, molto più pesanti di quelli passeggeri. Questa manutenzione, infatti, per non rallentare ulteriormente il traffico passeggeri, tipicamente diurno, dovrà avvenire di notte, fascia, però, tipicamente riservata al traffico merci…

Insomma buon video, se ci avete letto fin qui, ma cominciamo,  ein fretta, a ragionare sul serio senza tesi precostituite.

Ne va non dello sviluppo, ipotetico, di Vicenza, ma della sua, indispensabile, sopravvivenza.