Sciopero degli infermieri, Nursind e Nursing up: “siamo riusciti nel nostro intento di fermare la Sanità in tutta la provincia per il bene nostro e degli utenti”

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È perfettamente riuscito lo sciopero indetto dalle due organizzazioni sindacali di categoria degli infermieri, NursindNursing up. Oltre 60mila iscritti sono stati mobilitati fin dalle prime ore di questa mattina 23 febbraio, in piazza Santi Apostoli a Roma ed al presidio provinciale vicentino all’ospedale San Bortolo (Ulss 8 Berica). “Siamo riusciti nel nostro intento di bloccare la Sanità, con un grande riscontro in tutta la provincia di Vicenza, così come sul piano nazionale – spiega il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori ma non l’abbiamo fatto per creare disagi all’utenza, bensì per tutelare i nostri infermieri ed i cittadini, a cui vogliamo sia garantita una sanità di qualità.”

Gli infermieri, con questo sciopero, infatti, hanno rivendicato condizioni di lavoro più dignitose, anche a tutela del malato. Ed il contratto sottoscritto in queste ore non è assolutamente confacente alla complessità della funzione svolta dai lavoratori. “Abbiamo scioperato compatti e numerosi – chiosa il segretario Gregori – per avere una Sanità migliore domani, a favore dei nostri utenti, così che non vengano più considerati dei numeri, ma delle persone bisognose di cure. Purtroppo, i disagi ci sono stati, ma le condizioni attuali che vivono gli infermieri rischiano di determinare ripercussioni sull’utenza.” Il Nursind ha lottato per un contratto migliore e che fosse prima di tutto delle persone, con una vita privata ed una professionalità al servizio della Sanità, ma “quello siglato in questi momenti – aggiunge il segretario Gregori – non è un contratto, bensì una vergogna sia dal punto di vista economico e normativo. Attendiamo le assemblee di chi lo ha firmato per manifestare tutta la nostra contrarietà alla firma definitiva. L’alta adesione allo sciopero di oggi dimostra che chi ha siglato questo contratto non sta dalla parte dei lavori. Siamo cittadini con una vita sociale che svolgono una professione al servizio degli altri.

Nella giornata odierna, in tutta la provincia, sono stati parecchi i disagi negli ambulatori, nelle sale operatorie e nell’interventistica cardiologica e radiologica, con una significativa adesione allo sciopero. Ed i reparti hanno funzionato a livello di assistenza minima, mettendo a dura prova la tenuta della Sanità vicentina.
Questo importante sacrificio, come infermieri ed utenti – conclude il segretario Gregori – è stato indispensabile per poter avere una Sanità di qualità, che non venga trasformata in un’azienda che produce salute in quantità, a scapito della qualità.”

Andrea Gregori, segretario provinciale Nursind