Rincari utenze energia elettrica, Sergio Berlato con Massimilianio Barison (FdI – MCR) e Confartigianato Vicenza: “inaccettabile far pagare i cittadini onesti per colpa dei morosi”

78

Presentata una mozione dai Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato e Massimiliano Barison, perchè la Giunta regionale intervenga presso il Governo nazionale affinché l’Autorità dell’Energia non faccia pagare i debiti dei morosi a chi è in regola con i pagamenti delle bollette. “Il libero mercato dell’energia elettrica negli ultimi anni ha fatto crescere il numero di fornitori in un’ottica di maggiore concorrenza che, in linea teorica doveva andare a vantaggio dei consumatori. Purtroppo, colpa di un mancato controllo sul fenomeno denominato turismo dell’elettricità, negli ultimi anni sono aumentati i furbetti che non pagano le bollette passando con una certa disinvoltura da un fornitore all’altro“, affermano i Consiglieri Berlato e Barison.

Attualmente è stimato in un miliardo di euro l’insoluto totale derivante da queste bollette non pagate. Una pesante situazione che ha costretto diverse Aziende fornitrici a chiudere – precisano i due Consiglieri firmatari della mozione. Per una assurda e cavillosa decisione dell’Autorità dell’Energia ora una parte di questi insoluti, circa 200 milioni, sarebbero spalmati sulle bollette dei consumatori che hanno sempre dimostrato regolarità nei pagamenti. Questa decisione è inaccettabile perché oltre a penalizzare ingiustamente gli onesti, parrebbe fatta apposta per premiare i ladri e incentivare comportamenti scorretti” continuano i Consiglieri Berlato e Barison.

“Giusta e motivata la protesta di chi si sente preso in giro dopo aver sempre pagato. E’ come se in un condominio uno non pagasse la rata del mutuo e questa venisse addebitata agli altri condomini, come una specie di socializzazione del debito” – proseguono con amara ironia Berlato e Barison.

La nostra mozione, oltre a criticare aspramente questa decisione ed invitare l’Autorità per l’Energia a rivedere tempestivamente tale posizione, chiede che si arrivi finalmente a rendere operativo il servizio della banca dati di tutti i morosi affinché i contratti con le varie Aziende fornitrici possano essere stipulati solo dai consumatori in regola con i pagamenti” – concludono i Consiglieri Berlato e Barison.

Gruppo consiliare in regione Veneto di Fratelli d’Italia – MCR

 

Alla fine a pagare sono i soliti noti. Per il 2018, infatti, sono previsti forti aumenti nelle bollette dell?energia elettrica dovuti, da un lato, alle agevolazioni concesse alle aziende energivore, dall?altro dalla decisione deliberata dall?Autorità per l?energia e il gas di ripartire fra tutti gli utenti gli oneri generali non pagati dai consumatori morosi. Nella sostanza famiglie e buona parte delle piccole imprese vedranno importanti aumenti nella bolletta elettrica. 

?Siamo di fronte ad una situazione inverosimile che lascia incredulo chiunque sia dotato di un minimo di buon senso ? dice Agostino Bonomo presidente di Confartigianato Vicenza ?. Com?è possibile attivare aumenti importanti dei costi in bolletta quasi totalmente a carico delle piccole imprese e delle famiglie. Ma come? Non viene detto da mesi che non ci sono aumenti della tassazione! Questi aumenti come vogliamo chiamarli se non tasse, ancorché indirette. La verità è che, ancora una volta, viene chiesto ai più deboli di sostenere costi aggiuntivi per favorire le aziende energivore e chi non paga le bollette. Insomma tutti dichiarano di volere essere al fianco delle piccole imprese e delle famiglie ma nei fatti le decisioni confermano una linea vessatoria nei loro confronti.?

Tramite il Consorzio CAEM Confartigianato Vicenza ha analizzato a campione la situazione di 13 piccole aziende, con forniture in media tensione e consumi inferiori al milione di kWh/anno, per capire l?incidenza degli oneri di sistema a seguito della recente riforma. Abbiamo riscontrato in tutte aumenti che variano da 1.288 euro a 6.518 euro, ovviamente legati ai consumi e alle ore lavoro. L?aumento degli oneri generali rispetto al 2017, sarà mediamente del 27,4%; con un aumento medio delle bollette del 8,9%. Stessa cosa è stata fatta un campione di 30 aziende con fornitura in bassa tensione: per 17 gli oneri aumentano con percentuali importanti (in un caso del 67%), in 12 casi i costi diminuiscono (nel caso migliore del 10,5%) e in un solo caso rimangono invariati rispetto al 2017. 

?É del tutto evidente che qualcosa non ha funzionato, anche perché i maggior oneri sono a carico di quelle aziende che ?sfruttano? poco la potenza elettrica impegnata ? continua Bonomo -. Ricordo che come Confartigianato Vicenza abbiamo già presentato un ricorso al TAR nel febbraio 2014 per annullare i provvedimenti dell?Autorità che andavano ad alleggerire gli oneri generali di sistema alle imprese energivore appesantendo le bollette elettriche delle piccole imprese e delle famiglie. Nonostante ciò ancora una volta la scelta è quella di favorire le aziende energivore che avranno circa 1,7 miliardi di euro da dividere fra loro ma pagati dagli altri utenti.?

Poi c?è la decisione di fare pagare a tutti gli oneri generali di sistema non pagati dai morosi. Praticamente l?Autorità sta definendo il recupero di circa 200 milioni di euro ?scaricando? i costi su chi è in regola con i pagamenti. 

?Una cosa che ha dell?incredibile: la pretesa è quella che siano i soggetti in regola con i pagamenti a sostenere i costi degli oneri generali di sistema per chi non li ha pagati. Praticamente è come dire agli utenti in generale che se non pagano non c?è problema, tanto ci sarà qualcun altro che pagherà le bollette per loro! ? prosegue Bonomo – Come si fa a non capire che questa disposizione crea una enorme frattura fra cittadini e Stato. E dove sta scritto nel contratto con il fornitore che si devono pagare le morosità degli altri? Questa imposizione è grave e per nulla rispettoso dei cittadini, imprenditori o famiglie che siano, oltre a favorire il rischio di ?emulazione?. Una cosa che non dovrebbe neppure essere pensata e che invece è già stata decisa a danno di tutti noi. Ovviamente come Confartigianato stiamo facendo pressioni affinché venga annullata questa disposizione ingiusta.?

Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza