Pfas, Miteni: le inutili indagini sui terreni bloccherebbero la bonifica per 17 anni

162

Il 15 gennaio scorso Miteni, ottemperando alle prescrizioni degli enti, ha inviato un cronoprogramma di attività per una ulteriore caratterizzazione dei terreni (clicca qui) sulla base di quanto richiesto dalla Conferenza dei Servizi. Il cronoprogramma è stato redatto anche tenendo conto delle dichiarazioni del coordinatore dalla Commissione regionale tecnica sui Pfas Nicola Dell’Acqua in audizione alla commissione parlamentare sui rifiuti. Un piano che è molto più accurato della perforazione 10 per 10 disposta dalla Conferenza di servizi perché prevede lo sbancamento con trincee delle aree potenzialmente interessate dalla presenza di inquinanti.

Il piano Miteni prevede centinaia di metri di scavi con 122 trincee che a differenza dei carotaggi sono in grado di trovare anche eventuali rifiuti piccoli attraversando interamente le aree. Il piano di caratterizzazione 10 per 10 richiede tempi lunghissimi e terminerebbe nel 2035. Secondo le disposizioni, fino a quando non è terminata la caratterizzazione non è possibile procedere con la bonifica dei terreni che quindi rimarrebbe bloccata per 17 anni! Il piano Miteni può essere realizzato in un tempo molto più breve, è più accurato e prevede inoltre di demolire fin da subito una palazzina costruita in un periodo storico coincidente a quello in cui sono stati trovati i rifiuti seppelliti negli anni Settanta da una precedente proprietà, rifiuti ritrovati dai tecnici ambientali dell’azienda all’inizio dello scorso anno con la tecnica delle trincee che erano invece sfuggiti ai carotaggi.
Miteni conferma la disponibilità ad effettuare su richiesta degli enti ulteriori indagini ambientali ma ritiene queste attività inutili in quanto la fonte della contaminazione è già stata individuata nei rifiuti sepolti negli anni Settanta nell’argine del torrente Poscola come emerge da tutte le evidenze tecniche. Se non si perdesse tempo a fare altre inutili ricerche che non hanno nessun fondamento tecnico, l’azienda potrebbe iniziare immediatamente il piano di bonifica anche dei terreni oltre a quello dell’acqua di falda già in corso.

Miteni spa