Minori di età, un corso a Vicenza per diventare tutori legali: iscrizioni entro il 4 aprile

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Si terrà all’Istituto saveriano missioni estere di viale Trento 119, tra aprile e giugno, un corso di formazione per tutori volontari di minori di età organizzato dall’Ufficio del garante dei diritti della persona della Regione Veneto, in collaborazione con le Ulss della provincia e il sostegno del Comune di Vicenza. Articolato in otto incontri (16 e 23 aprile, 7, 14, 21 e 28 maggio, 11 giugno, dalle 17.30 alle 20), il corso fornirà le conoscenze di base sulla tutela legale e sulle responsabilità del tutore ai fini di una corretta assunzione del ruolo.
Per partecipare è necessario iscriversi entro il 4 aprile, inviando via mail all’indirizzo garantedirittipersonaminori@consiglioveneto.it o via fax al numero 041 5042372 il modulo scaricabile alla voce Risorse-Modulistica dal sito http://garantedirittipersonaminori.consiglioveneto.it, oltre all’autocertificazione di possesso dei requisiti richiesti.
Il tutore legale di un minore di età è la persona deputata a rappresentare il minore quando i genitori non ci sono o non possono esercitare la responsabilità genitoriale. È una persona formata e motivata, che esercita la sua funzione a titolo gratuito, come pratica di cittadinanza attiva e di solidarietà sociale, finalizzata alla garanzia dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Viene nominato dal tribunale per i minorenni o dal giudice tutelare presso il tribunale ordinario quando un minore rimane orfano di entrambi i genitori (o dell’unico genitore esercente la responsabilità genitoriale) oppure quando un bambino alla nascita non viene riconosciuto dai suoi genitori o se il bambino ha entrambi i genitori minorenni; ancora quando il tribunale decide la sospensione o la decadenza della responsabilità genitoriale o se dichiara un minore adottabile; infine quando i genitori sono lontani o irreperibili, come nel caso dei minori stranieri non accompagnati.
Il tutore ha la responsabilità della cura del minore, lo rappresenta in tutti gli atti civili e, se il minore possiede un patrimonio, ne amministra i beni. Svolge le sue funzioni attendendosi alle prescrizioni del giudice e relazionandosi principalmente con il servizio sociale titolare del progetto assistenziale ed educativo predisposto per il minore, e per adempiere alle sue funzioni si coordina con la struttura tutelare o la famiglia affidataria che lo accoglie. In base all’età e alla capacità di discernimento del minore, il tutore si relaziona con lui e lo coinvolge nelle decisioni che lo riguardano, facendosi portavoce del suo punto di vista e della sua opinione.
L’attività è realizzata d’intesa con le aziende sociosanitarie, le conferenze dei sindaci e l’autorità giudiziaria allo scopo di promuovere la collaborazione e la condizione di responsabilità tra privati cittadini e le varie istituzioni pubbliche cui competono la protezione e la tutela dell’infanzia e dell’adolescenza.
I nominativi e i dati dei volontari formati e disponibili sono raccolti in una banca dati gestita dal garante regionale dei diritti della persona. Quando devono nominare un tutore, le autorità giudiziarie inoltrano formale richiesta all’ufficio del garante, il quale si attiva con il referente territoriale di competenza, per individuare una persona idonea ad assumere il ruolo nello specifico caso e ne comunica i riferimenti al giudice.
Ai volontari formati e ai tutori nominati vengono garantiti accompagnamento, consulenza tecnica e aggiornamento formativo dall’ufficio del garante e dai referenti territoriali.