Maria Menin di Aim Ambiente replica a Italo Francesco Baldo e “plaude” a… Dalla Rosa: sono una volontaria. Si aprono domande

389

Leggo non senza stupore uno scritto del professor Italo Francesco Baldo, pubblicato da VicenzaPiù, nel quale vengono mescolate considerazioni su miei incarichi svolti al servizio della collettività, con mie attività professionali e personali che conduco ovviamente da molti anni. Spiace notare come il professore dimostri, con le sue considerazioni, una scarsa conoscenza della dinamica dell’attività svolta da AIM Ambiente, che ho l’onore di amministrare.

Confonde infatti la positiva valutazione data dagli utenti del servizio svolto da AIM Ambiente e le virtuose abitudini della generalità dei cittadini, con il comportamento incivile di pochi, che abbandonano i rifiuti, anche ingombranti, fuori dai contenitori stradali.
I numeri sono molto chiari: i rifiuti raccolti fuori dai cassonetti rappresentano appena il 5% dei rifiuti indifferenziati raccolti annualmente (circa 800 tonnellate); la raccolta differenziata ha superato il 74%. Questo significa che la città di Vicenza si colloca al 4° posto sui 45 capoluoghi superiori ai 100.000 abitanti. Vicenza ha poi il costo per tonnellata raccolta tra i più bassi d’Italia e una tariffa inferiore alla media del Triveneto e decisamente inferiore al dato nazionale (Fonte Federconsumatori).
Spiace che il professor Baldo sottovaluti il prezioso operato degli oltre 100 operatori di AIM Ambiente che ogni giorno si adoperano per mantenere pulita e in ordine la città, così come l’impegno dei cittadini che si comportano civilmente.
Da ultimo, nel consigliare al professor Baldo maggiore equilibrio e saggezza, lo informo che il mio impegno in qualità di amministratore unico di AIM Ambiente è svolto in forma gratuita.
Maria Menin (amministratore unico di Aim Ambiente)

 

Detto che Italo Francesco Baldo ha lasciato a noi l’incarico di un commento (“a me, da utente, interessava rilevare solo dei fatti che non riguardano, però, gli operatori di Aim Ambiente, mai da me tirati in ballo a differenza di quanto fa per difendersi l’ammistratore unico Maria Menin, che, forse si è piccata, ma perché?, delle mie note sulle sue altre attività...”) facciamo noi alla signora Menin che conosciamo e stimiamo per quanto fa in Apindustria alcune domande.

Non conoscendo che titolo abbia la signora Menin, ma visto che si rivolge al nostro autore chiamandolo, giustamente, “professore”, non ce ne vorrà se la “titoliamo” col termine, una volta il più onorevole di tutti, di “signora” visto anche che il sottoscritto pur essendolo non si firma né si fa chiamare ingegnere quando fa l’umile cronista, per cui ecco le domande ricevute tramite il cortesissimo e professionale responsabile delle Relazioni esterne di Aim.

Allora, gentilissima signora Maria Menin

1 –  intanto perchè, indirizzando una lettera in cui più volte si riferisce al nostro reprimendo “professor Italo Francesco Baldo”, non la apre con un qualunque “Gentile autore…”, “Egregio direttore”? Ai suoi e miei tempi, quando poi i veri professori erano alla Baldo, non si faceva così?

2 – l’amministratore unico di Aim Ambiente ritiene disdicevole che il primo terzo della nota di Baldo renda merito delle sue molteplici attività passate e presenti, publiche e private, che neanche io conoscevo?

3 – l’amministratore unico di Aim Ambiente ha inviato una analoga reprimenda al Giornale di Vicenza per aver scritto quanto ha occupato di fatto altri due terzi (meno tre righe) dell’articolo di Baldo che pure, invitiamo la signora Menin a rileggere con minor livore personale, che sa poco di aziendale, ha chiuso quei due terzi di meno di tre righe con una valutazione delle note del GdV che ci sembrano in linea con quelle analoghe del vertice unico di Aim Ambiente e cioé “Certo questo non deve essere stato considerato per rilevare la soddisfazione degli utenti“?

4 –  a Vicenza o, almeno, dalle parti dell’ufficio dell’amministratore unico di Aim Ambiente, espressione dell’amministrazione Variati, non è più consentito criticare l’ammistrazione locale con la frase in tre righe “Un altro indice di come la città di Vicenza non sia stata propriamente amministrata a dovere, perché a questa questione dei rifiuti abbandonati seguono tante altre e anche più gravi. E’ tempo di migrare per coloro che hanno avuto responsabilità amministrative per dieci anni“?

5 – l’ammistratore unico di Aim Ambiente, se non ha scritto analoga missiva al GdV per il punto 3, è più in disaccordo con Baldo per le sue opinioni di cui alle tre righe del suddetto punto 4 o per aver reso onore alle sue attività pubbliche e private (da “Presidente dal 2003 della società ITALSABI nata nel 1973 e che opera nel settore dei controlli non distruttivi e dei trattamenti termici“)?

Il più che onorevole servizio pubblico gratuito in Aim Ambiente di Maria Menin (“excusatio non petita, accusatio manifesta“?) lascia, però, aperta un’ultima domanda che, non mi sarebbe venuta in mente se non avessi letto nella sua replica cotanta durezza avendo io pubblicato l’articolo di Italo Francesco Baldo senza cogliervi malizia alcuna se non quella di un cittadino che vorrebbe, opinione rispettabile come altre diverse, una città migliore che identifica nel “cambiamento”… biancorosso. Eccola…

6 – l’amministratore unico di Aim Ambiente e chi l’ha ufficialmente scelto, cioè l’amministratore del gruppo Aim Umberto Lago, anche lui con un curriculum ben adatto a domande e che immaginiamo d’accordo con la proprietà della municipalizzata gestità pro tempore da Achille Variati che in Aim Energy aveva designato il candidato della continuità Otello Dalla Rosa, ritengono assente un qualunque e sia pur minimo conflitto di interessi tra il ruolo pubblico e quello di presidente dal 2003 della privata Italsabi?

Nell’attesa che la vecchia o nuova proprietà che verrà fuori dal voto di oggi, 10 giugno, sciolga alcuni rapporti mediatici preferenziali e l’eccessivo cumulo di cariche e incarichi in singole persone di lungo corso, per quanto di qualità anche solo confrontabili con quelle dell’amministratore unico di Aim Ambiente, ne approfittiamo per rimproverare anche noi il nostro “professor Italo Francesco Baldo” forse per il vero motivo per cui la signora Maria Menin si è adombrata con lui oltre che con una parte di cittadini “incivili” (sempre che trovino i cassonetti adeguati, ben dislocati e efficientemente svuotati, ndr): l’autore, infatti, nel darle onore con l’elenco degli incarichi da lui fatto, ne ha dimenticati almeno altri due, come leggiamo proprio nella nota di nomina da parte di Aim diffusa il 30 ottobre 2017 che , a parziale giustificazione di Baldo, anche a noi era sfuggita, cioé quelli di “componente del Comitato imprenditoria femminile della Camera di commercio di Vicenza, componente del consiglio di amministrazione del Centro di produttività veneto“.

Nel fare pubblicamente gli auguri di buon compleanno alla signora Maria Menin, visto che, nata il 6 giugno 1947, è addirittura più combattiva di chi scrive che, nato l’8 dicembre 1950, spera di imitarla aleno per longevità neuronale, speriamo che nella Vicenza del futuro non si costringano persone come l’amministratore di Aim Ambiente a prolungare così tanto e in così tanti ruoli, di sistema? (nella foto da sinistra nella foto del 2009 Silvio Fortuna, Elena Donazzan, Roberto Zuccato, Maria Menin Bidese e Giuseppe Zigliotto), la propria attività per giunta gratuitamente come, però, sogna il candidato della continuazione che propone volontari anziani a tutto spiano sollecitando anche le ire di sindacati a tutela di “giovani in cerca di lavoro“.

Che bello se noi anziani, specialmente quelli con molteplici ruoli pubblici, lasciassimo spazio ai giovani “con maggiore equilibrio e saggezza“! 

Il direttore