Lo “scandalo” dei soli 100mila euro di tasse che pagherà CR7, la Repubblica: ma quante ne pagheranno i ricchi con la flat tax?

270

Quisquilie. Cosa sono, in altri termini, i 100mila euro di tasse, sui 54 milioni di redditi (così stimati), che Ronaldo verserà come obolo nelle casse del nostro Stato? L’accento di un ridicolo pagherò. L’apostrofo amaro di un’inezia. La virgola, per esser chiari, dello 0,1 per cento: è la percentuale che, con comprensibile scrupolo, calcola Nicola Morra, senatore del Movimento 5 Stelle che così coltiva, con razionalità mista ai dettami del populismo, l’ostilità verso i furbi del fisco, qualunque sia la loro maglia. «Grazie al governo Gentiloni, CR7 ringrazia, noi no», polemizza lui.

Eppure, qualcosa al senatore rischia di sfuggire. Morra, infatti, pone un tema così legittimo che non si capisce come mai non si sporga, con analogo piglio, appena più in là: magari nel campo dell’alleato di governo. Perché se è lecito storcere il naso di fronte ai 100mila di Ronaldo, il cui versamento si aggiunge alle altre entrate, cosa pensa Morra invece dei milioni di introiti che lo Stato perderà, con la futura entrata in vigore della fiat tax? L’altra metà del contratto giallo-verde, il ministro dell’Interno e vicepremier Salvini ha puntato tutto sul taglio (cosiddetto) “piatto”, il nuovo regime fiscale. E l’adozione di quella misura con due sole aliquote – rischia di portare un imponente trasferimento di risorse nelle tasche dei più ricchi. È denaro che il Paese perde, non i (risibili) 100mila che entrano. Con buona pace di Salvini che teorizza: «Se uno risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più. E crea lavoro in più». Varrà anche per Ronaldo, no? Ci ragioni, Morra. Pinzillacchere, direbbe Totò.

di Conchita Sannino, da la Repubblica