La replica del Cs Bocciodromo a Rucco: “preferisce una città silente, obbediente ed omologata”

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Una città silente ed obbediente o una città viva e critica?“. Inizia così la replica dei rappresentanti del Centro Sociale Bocciodromo alle dichiarazioni rilasciate a VicenzaPiù da Francesco Rucco al termine della cerimonia di insediamento a nuovo primo cittadino. “Il termine politica – continuano – derivante dalla parola greca pòlis («città-Stato») indica l?insieme delle attività che hanno a che fare con la vita pubblica”.

E’ inutile negare – prosegue la nota – “fare politica” è un attività che tutti esercitiamo quotidianamente; dal fare la spesa allo scegliere di opporsi alla militarizzazione, dall’organizzare le feste di quartiere ad organizzare le mobilitazioni contro il consumo di suolo. Sono tutte battaglie che continueremo a portare avanti perché ci sentiamo come il sangue che scorre nelle vene della nostra città, pulsante di desiderio di vivere e di prendere parola ed esercitare il diritto di critica.
La nostra è una critica rivolta verso la barbarie, maggioritaria in questo momento nel nostro paese, che con la chiusura dei porti e le politiche securitarie gioca sulla paura promettendo pugno di ferro, polizia e controllo sociale. Non c’è invece un idea che metta in discussione i rapporti economici di sfruttamento e di disuguaglianza sociale, che generano povertà in un territorio fortemente colpito dal crac della BPVi. Forse Rucco preferisce una città silente, obbediente ed omologata, noi invece saremo l’opposizione sociale”.