Legge 205 per vittime popolari venete nel contratto di governo: VicenzaPiù si confronta con socio BPVi Canale, Cavallari per Adusbef e Patrizio Miatello per Ezzelino III da Onara

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Tra tante chiacchiere e falsità di preti e leaderucci, come ci ha scritto Riccardo Federico Rocca, sulla legge 205 in favore di risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia degli arbitri in ragione della violazione degli obblighi di – informazione, – diligenza, – correttezza e trasparenza“), spicca il punto 23 del contratto di governo tra M5S e Lega che è stato così controfirmato: … Per far fronte al risarcimento dei risparmiatori “espropriati” si prevede anche l’utilizzo effettivo di risorse, come da legge vigente, provenienti da assicurazione e polizze dormienti. La platea dei risparmiatori che hanno diritto a un risarcimento, anche parziale, deve essere allargata anche ai piccoli azionisti delle banche oggetto di risoluzione“._ 

 

Ci siamo confrontati (questo è il primo di altri incontri informativi) con Luca Canale, socio vittima di BPVi e candidato alle ultime politiche per il Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Schio, l’avv. Fulvio Cavallari, responsabile di Adusbef Veneto e con Patrizio Miatello, presidente dell’associazione Ezzelino III da Onara, su questo impegno preso da Giuseppe Conte, M5S di Luigi Di Maio e Lega di Matteo Salvini nei confronti di 340.000 soci vittime di Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e della 4 banche risolte.
Questa platea è numericamente inferiore di certo rispetto a quella della flat tax e del reddito di cittadinanza, a cui pure il contratto ha fatto promesse, ma, se fosse rispettata nell’attuazione del programma di governo, diventerebbe il simbolo mondiale della prima affermazione del singolo cittadino di fronte alle prevaricazioni del sistema finanziario.
Per la prima volta passerebbe il principio che la globalizzazione della finanza non può schiacciare  l’individuo: se questi viene stretto fra i suoi tentacoli diabolici non solo va salvato ma va ristorato!
Il sistema non lo vuole e resiste, condizionando i politici, ma stasera il socio, l’avvocato e uno degli storici difensori dei risparmiatori azzerati hanno analizzato la “legge vigente” a cui fa riferimento il contratto di governo, cioè la 205, la bozza di decreto attuativo, gli emendamenti passati nel Milleproroghe.
Confrontandosi fra di loro e con noi, Luca Canale, Fulvio Cavallari e Patrizio Miatello hanno indicato la via che va percorsa dai risparmiatori per richiamare il Governo a mantenere gli impegni presi per allargarne la fruibilità e dotarla delle risorse da prelevare dai fondi dormienti
La 205 – ha concluso chi scrive – ha anche l’enorme merito morale di riconoscere e sanzionare col ristoro delle vittime la truffa subita quando ne riconosce il danno arrecato“.