Conti dormienti assicurativi sopra i 4 miliardi: folle (interessato?) boicottare Fondo ristoro per ex soci BPVi e Veneto Banca a cui vanno anche i ben maggiori conti dormienti bancari

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Nell’illustrare la relazione annuale dell’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, il presidente Salvatore Rossi ha osservato, che nonostante siano state «risvegliate» circa 190mila polizze dormienti (non riscosse dai beneficiari e giacenti in attesa di prescrizione) con pagamenti, effettuati o in corso, per oltre 3,5 miliardi di euro, valgono circa 4-4,5 miliardi le altre analoghe 900mila polizze, per le quali sono in corso accertamenti prima che vadano definitivamente a confluire, in base all’art. 1, comma 343, legge nr. 266 del 23 dicembre 2005 nell’apposito fondo istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, volto ad indennizzare i risparmiatori che hanno subito danni da investimenti sul mercato finanziario.

E questa è una notizia importante se non fondamentale per i destinatari del Fondo di ristoro per le vittime di reati finanziari, quello istituito dalla legge del 27 dicembre 2017 n. 205 commi 1106-1109 – Fondo di ristoro Finanziario per un importo base di 100 milioni in 4 anni (“poco cosa” dicono i suoi folli detrattori che lo vorrebbero azzerare senza avere vie d’uscita concrete) ma incrementabile, ecco il punto, attingendo dai conti dormienti, regolati dalla predetta legge nr. 266 del 23 dicembre 2005.

Ad oggi non erano disponibili (meglio dire noti) i dati complessivi dei fondi, bancari ed assicurativi, ad oggi dormienti, dando spago a coloro che, per nascondere i propri errori con gli associati rimasti con le pive nel sacco seguendo “capi” che ben altre mire hanno dimostrato di avere rispetto alla tutela reale dei soci delle due ex popolari venete, sminuiscono masochisticamente il fondo di ristoro.

La sua dotazione minima di partenza è utile, per costoro, a terrorizzare la praticamente totale platea dei possibili beneficiari tra i soci azzerati da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca ma chi vuol boicottare il fondo ricorda solo quell’importo minino dei 100 milioni stanziati, ma dimentica la sua incrementabilità e, soprattutto, sottovaluta (per ignoranza, per malafede?) la massa di denaro da cui, con una pressione congiunta sulla politica di tutte le associazioni e di tutti gli studi legali, si possono prelevare senza oneri per lo Stato tutti i miliardi necessari a soddisfare i traditi dal sisetma bancario.  

Che il boicottaggio del Fondo di ristoro, di cui dal 31 marzo dovevano essere disponibili i decreti attuativi, non faccia il gioco dei soci ma quello di chi (sistema finanziario e politica al suo servizio?) i conti dormienti vuole lasciarli là dove sono o dirottarli altrove, è certo ora che per l’Ivass ha reso noto il valore ad oggi delle polizze dormienti: oltre 4 milardi.

Perchè, se, come scrivevamo il 3 aprile 2018, il fondo di cui alla legge nr. 266 del 23 dicembre 2005 da cui attinge il quello di ristoro, è «alimentato con l’importo “dei depositi di somme di denaro effettuati presso l’intermediario con obbligo di rimborso e depositi di strumenti finanziari in custodia ed amministrazione nonchè del comparto assicurativo e finanziario, definito con regolamento adottato su proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze”», immaginate a quanto ammontino i conti bancari dormienti, che alimentano in primis i suddetti fondi, se solo quelli in capo alle assicurazioni sfondano la soglia dei 4 miliardi!

Cari soci risparmaitori, è da sempre che da questo mezzo ci battiamo per voi senza interessi che non siano quelli della corretta informazione, senza avere studi legali da foraggiare, senza inchinarci ad associazioni che hanno società di capitale parallele per convogliarci i loro interessi venali a parte quelli politici che esprimono sotto banco ma anche no.

Possiamo, quindi, sbagliarci, poco volte è successo in questo settore, ma di sicuro lo faremmo in buona fede.

Ma, in fede vostra, non vi sembra folle, senza reali e contestuali garanzie alternative e immediate, non spingere tutti insieme i politici, i finanzieri e i… capipopolo perchè vengano superati gli attuali, INTERESSATI!, ritardi dei decreti attuativi e, addirittura, non è da pazzi boicottare un Fondo di ristoro che può attingere a una cifra di gran lunga superiore a quella che servirebbe a indennizzare tutti, ma proprio tutti?!

Inclusi, ve lo diciamo per provocare con questo paradosso la vostra attenzione definitiva, anche chi ha fatto milioni e decine di milioni di euro di baciate fregandovi e addirittura l’amato Gianni Zonin, quel povero presidente che per 20 anni tutto ha visto ma nulla capiva…?