Lavoratori socialmente utili, Regione Veneto ne finanzia l’assegnazione agli uffici giudiziari

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La Regione Veneto dà continuità all’esperienza dei lavoratori socialmente utili ?prestati’ ?ai tribunali sottoscrivendo un rapporto di convenzione con gli uffici giudiziari del Veneto. Ne dà notizia l’assessore al lavoro Elena Donazzan che, insieme al vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, ha predisposto lo schema di collaborazione in base al quale la Regione si fa carico della funzione svolta in precedenza da Province e Città metropolitana nell’impiego di lavoratori in cassa integrazione a zero ore o in mobilità.
16 uffici giudiziari presenti in Veneto potranno quindi beneficiare di lavoratori a costo zero, da impiegare in attività di protocollo, archiviazione, trasmissione dati e copia atti, per un orario compreso entro le 20 ore settimanali. “La Regione – informa il vicepresidente Forcolin, che ha la delega anche al personale – si fa carico solo degli oneri assicurativi (equivalenti a circa 10 euro al mese per ogni lavoratore) stanziando in merito 10 mila euro. I lavoratori in questione beneficiano già degli ammortizzatori sociali e previdenziali erogati dall’Inps”. La collaborazione tra Regione Veneto e Uffici giudiziari consentirà, quindi, di impegnare sino a 160 lavoratori nella collaborazione attiva al funzionamento della giustizia civile e amministrativa.

“La Regione Veneto sta aiutando da tempo il lavoro dei tribunali – ricorda l’assessore Donazzan – Utilizzando il Fondo Sociale Europeo la Regione ha attivato un finanziamento di oltre 3 milioni di euro nella programmazione 2014-2020 per elaborare un piano di riorganizzazione e di miglioramento dell’efficienza della Giustizia civile e migliorare i servizi offerti a cittadini e imprese dagli uffici giudiziari del Veneto. Ora, sostenendo progetti di attività socialmente utili negli uffici giudiziari, valorizziamo le competenze di lavoratori espulsi o sospesi da altre attività lavorative e diamo una mano alla ?macchina’ della giustizia. Dall’impegno assunto in via sperimentale nel 2016 e nel 2017 passiamo ora alla stipula di una regolare convenzione, che impegna la Regione in modo diretto e ne qualifica il lavoro di formazione e di orientamento. Certo, questo intervento non è la panacea per tutti i mali della giustizia, ma rappresenta un ulteriore aiuto concreto, nello spirito di una leale collaborazione istituzionale, per sostenere il funzionamento degli uffici giudiziari e risolvere alcune criticità di organico”.