Fondo per le vittime BPVi e Veneto Banca, mozione regionale: “garantire massima operatività nei rimborsi”

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Il Consiglio regionale del Veneto – annuncia una nota – ha approvato all?unanimità nel corso della seduta odierna la Mozione n. 337 con la quale si impegna la Giunta ad intervenire con urgenza a sostegno dell?attivazione del Fondo per le vittime di reati finanziari garantendo in territorio veneto la massima operatività ai fini del riconoscimento dei risarcimenti. Ad illustrarla, il capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso.
L?atto posto all?attenzione del Consiglio prende le mosse dalla Legge di Stabilità per il 2018 che ha istituito un Fondo nazionale per le vittime di reati finanziari con una dotazione di 100 milioni ed un arco temporale di intervento compreso tra il 2018 ed il 2021, Fondo creato allo scopo di compensare le vittime di violazioni degli obblighi di informazione, correttezza e trasparenza e che riconosce una distinzione tra investitori che subiscono perdite ingenti dopo aver assunto consapevolmente rischi eccessivi e i risparmiatori privi di cultura finanziaria cui le banche hanno proposto e venduto come ?sicuri? prodotti che invece comportavano rischi esorbitanti. E il Veneto, dove si è registrato il duplice tracollo Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, è la regione che conta il maggior numero di risparmiatori, oltre 200 mila, vittime delle suddette violazioni, ovvero famiglie di artigiani, professionisti e piccoli imprenditori, ma anche di lavoratori dipendenti e pensionati (oltre i due terzi delle vittime sono ultra 65enni). A questo scopo, in vista del riconoscimento dei risarcimenti derivanti dal suddetto Fondo, è fondamentale che in Veneto vengano aperte almeno due sedi operative, a Vicenza e Treviso, per velocizzare e redigere in modo corretto le istruttorie: un rallentamento delle operazioni – è il timore espresso nel documento – rappresenterebbe un?ulteriore penalizzazione per chi, ormai da cinque anni, si ritrova a subire un danno pesantissimo ed ingiusto.