Focus Group dedicato al tema delle Città e Regioni inclusive per la famiglia sostenibile oggi 8 gennaio a palazzo Ferro Fini a Venezia

103

Si è tenuto oggi 8 gennaio, a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, il Focus Group dedicato al tema delle Città e Regioni inclusive per la famiglia sostenibile, organizzato dalla Presidenza del Consiglio regionale assieme alla IFFD (International Federation for Family Devolpment). Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha portato i saluti istituzionali, sottolineando come “il Veneto ancora una volta è protagonista sul piano internazionale, in quanto oggi è sede di confronto di politiche inclusive per confezionare un ?libro bianco’, un insieme di buone pratiche, politiche e iniziative adottate in Europa, da condividere con il resto del Mondo tramite le Nazioni Unite, anche con il coinvolgimento di massimi esperti.”

Il fine è quello di migliorare la fruibilità delle aree urbane e di sostenere le famiglie, che ricoprono un ruolo fondamentale in seno alle politiche sociali del prossimo futuro, anche alla luce dei profondi cambiamenti in atto nella società mondiale. Lo sviluppo demografico presenta squilibri e differenze considerevoli, con una flessione in atto in occidente, mentre i Paesi africani e l’India stanno vivendo un’esplosione demografica notevole. E’ necessario fare rete a livello mondiale tra le diverse politiche urbanistiche, sociali, dei trasporti e della protezione civile, per poter fornire risposte sempre adeguate ai cittadini e alle famiglie del terzo millennio, nelle loro diverse forme e cercando di intercettare le differenti necessità ed esigenze. Nella prossima primavera, a New York, queste importanti tematiche verranno affrontate dalle Nazioni Unite.”

Daniela Bas, direttrice generale della Divisione per le Politiche sociali e lo Sviluppo delle Nazioni Unite: “Pianificare il futuro e le future città è fondamentale in un mondo che si sta evolvendo rapidamente. Oggi stanno nascendo famiglie profondamente diverse da quelle tradizionali, con sempre più single e persone anziane. Dobbiamo così ripensare e rivedere il modo in cui pianificare l’urbanizzazione dei prossimi venti/trenta anni, per costruire assieme il futuro che vogliamo. L’obiettivo è quello di costruire un tessuto urbano in modo che i fondamentali servizi sociali siano accessibili ed è altresì importante perseguire l’inclusività, non lasciando nessuno indietro, comprese le famiglie. D’altra parte, la povertà non è solo quella economica, ma è anche presente a livello sociale, culturale e ambientale. Siamo chiamati a ridurre le differenze socio-economiche che rallentano lo sviluppo della nostra società. Questi sono gli obiettivi che ciascuno dei Paesi dell’ONU si è impegnato a raggiungere entro il 2030, con la volontà di tradurre in buone pratiche quelli che sono progetti intenzionali.”

Sylvie Carrega, presidente della Rete Europea Elisan (European Local Inclusion and Social Action network) nonché vicesindaco di Marsiglia: “Marsiglia è la seconda città francese e presenta due principali problematiche, l’occupazione e il trasporto. Per favorire l’urbanizzazione abbiamo investito nell’alta velocità ferroviaria e in un progetto ambizioso che mira alla riabilitazione urbana, senza ghettizzare le persone vulnerabili. Dobbiamo ripensare alle città del futuro, adottando un programma urbanistico che coinvolga tutti i sindaci del dipartimento per costruire alloggi (25% in ogni comune) da dare in locazione o alienare a condizioni economiche vantaggiose per le famiglie e per i giovani.”

Ignacio Socias, direttore delle Relazioni Internazionali della IFFD: “Tutti i Paesi dell’Onu si sono impegnati a portare avanti un progetto di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030, con l’obiettivo di rendere le moderne città veramente inclusive, senza lasciare nessuno indietro e combattendo la povertà che è multidimensionale e non solo di matrice economica. Le istituzioni, le autorità regionali e locali, i rappresentanti della società civile e del mondo accademico, lavoreranno assieme per individuare indicatori utili a livello mondiale al fine di porre in essere iniziative e politiche atte a contrastare la povertà e il forte rischio di marginalità e di esclusione sociale. In questa ottica, la Regione Veneto ha svolto una importante azione prodromica.”

Manuela Lanzarin, Assessore regionale al Sociale: “Il Focus di oggi rappresenta un importante momento di confronto e di dibattito per adottare nuove politiche di inclusione sociale, che vedono in prima linea la Regione del Veneto. Il tema dell’inclusione sociale ha ormai sostituito quello dell’integrazione e dobbiamo focalizzare l’attenzione sull’evoluzione socioeconomica e demografica in atto, con una forte denatalità e un incremento costante dell’invecchiamento della popolazione. Siamo chiamati a calibrare azioni e politiche inclusive per sostenere i nuclei familiari, avendo quali priorità la conciliazione dei tempi di famiglia e lavoro, i servizi per la prima infanzia, le politiche giovanili e abitative, con una particolare attenzione per le persone anziane e non autosufficienti, cercando di evitare l’isolamento e l’esclusione sociale. L’obiettivo e l’impegno, anche da parte della Regione Veneto, sarà quello di progettare città e territori inclusivi per ogni fascia di età, con priorità da accordare ai trasporti, all’equità sociale e alla famiglia, per creare condizioni in grado di migliorare la qualità della vita.”

Ufficio Stampa Regione Veneto