Elezioni politiche, il Popolo della Famiglia di Vicenza si presenta mettendo al centro vita, famiglia e fisco, libertà di scelta su salute e scuola, tutela del lavoro e del made in Italy

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Le 43.534 firme – 6.500 in Veneto, 900 raccolte a Vicenza – riaffermano che il Popolo della Famiglia è radicato in tutta Italia e corre per queste elezioni 2018 portando avanti, con forte identità, la sua politica concreta per la famiglia, elemento imprescindibile su cui investire per la crescita e lo sviluppo della società e del Paese. I CANDIDATI – Il Programma e le iniziative sono state presentate questa mattina 13 febbraio nella conferenza stampa al Bar Garibaldi a Vicenza da Filippo Grigolini, coordinatore regionale del Popolo della Famiglia e candidato capolista per la Camera dei Deputati a Verona e Rovigo; Andrea Cona, capolista alla Camera dei Deputati, Katia Biasiolo, Mirco Ghirlanda ed Elena Fasoli, candidati per la Camera dei Deputati di Vicenza – collegio plurinominale.

Candidati per il collegio uninominale sono Andrea Cona, Katia Biasiolo ed Elena Fasoli. Presenti, per il Senato, anche Lucio Mirko Furia e Francesca Patuzzi, rispettivamente capolista e candidata per il Senato della Repubblica. (Nella foto, da sinistra a destra: Cona, Furia, Grigolini, Biasiolo e Ghrilanda). 

IL PROGRAMMA – Chiari i punti del programma, articolato in 65 punti, in cui spiccano il Reddito di maternità, con il riconoscimento di 1.000 euro netti al mese per le donne che, in libertà, scelgono di dedicarsi esclusivamente alla vita familiare; il Fattore Famiglia, la riforma fiscale che introduce per la prima volta il principio di equità orizzontale tenendo conto di quante persone vivono sul reddito che deve essere tassato (numero di figli e familiari a carico, disabilità, ecc.) e che dunque riduce in maniera concreta le tasse sulla famiglia (diverse migliaia di euro all’anno); incremento dei servizi alla famiglia, tariffazione sui carichi familiari, partita Iva per la famiglia per lo scarico dei costi.

Scuola, educazione e cultura: rivalutazione economica e professionale degli insegnanti; adeguamento di strutture e tecnologie; reale parificazione economica delle scuole pubbliche non statali; contrasto all’introduzione della teoria gender, lotta alle dipendenze e a tutte le droghe.

Più solidarietà, meno solitudine e libertà di cura: risorse alle famiglie con disabili o anziani; promozione, accoglienza e valorizzazione della dignità della persona e della vita; cura e assistenza ai malati terminali e inguaribili; vaccini sì, obbligo no; costi standard nella sanità.

Economia e lavoro: revisione del jobs act per il contrasto al precariato, tutela delle piccole e medie imprese, introduzione del marchio “Total Made in Italy”, tutela dei risparmiatori, un fondo di garanzia per lo sviluppo di nuove imprese under 35.

Sicurezza e legalità: sì alla certezza della pena, al riconoscimento della legittima difesa domestica, a maggiori risorse per le Forze dell’ordine. Sull’immigrazione la strada degli accordi bilaterali e accoglienza sostenibile, no allo ius soli.

Europa a 12 stelle: riconoscimento delle radici cristiane dell’Europa, recupero della sovranità nazionale ed economica, utilizzo efficiente dei fondi europei.

Il simbolo del Popolo della Famiglia sarà sulla scheda elettorale. Le firme raccolte sono un’ottima premessa – evidenzia Filippo Grigolini -, per una proposta chiara e autonoma sulla famiglia, che per noi è la priorità anche se oggi constatiamo che per opportunità elettorale è stata inserita tra le proposte di molti partiti, mentre prima nessuno ne parlava.”

Vita, famiglia e libertà di scelta sono per noi i punti fondamentali attraverso i quali decliniamo le nostre proposte, senza accettare compromessi – dichiara Andrea Cona – Il nostro programma mette la famiglia al centro come traino per lo sviluppo del Paese. L’anno che si è appena concluso ha fatto registrare un nuovo record negativo per la popolazione italiana. Cifre estremamente preoccupanti che battono il precedente record di minimo storico dall’Unità d’Italia, registrato nel 2016.”

Sottolinea Elena Fasoli: “Il numero medio di figli per donna è di 1,34. Bisogna tornare a generare figli e per questo lanciamo il Reddito di Maternità. Ma Non solo questo: anche la fiscalità generale della famiglia deve essere rivoluzionata. Più figli hai, meno tassi paghi, mentre dal terzo figlio in avanti non si pagano più tasse.”

Un altro punto importante del programma è la tutela delle piccole e medie imprese con il marchio «Total Made in Italy», evidenziano Lucio Mirko Furia e Mirco Ghirlanda: “Proponiamo il sigillo di garanzia. Prendendo spunto dal mondo del vino, dove la fascetta di stato è già stata introdotta, proponiamo di fascettare tutto il prodotto agroalimentare al consumo e non, con una fascetta rilasciata dal Poligrafico dello Stato recante il tricolore così da rendere visibile la provenienza al pubblico. L’introito del contributo di fascetta per il 50% verrà devoluto agli organi di controllo per fornire i mezzi necessari alla lotta alla contraffazione ed il 50% alle imprese per la promozione del prodotto stesso: tutto ciò permetterebbe un sistema autofinanziato e di grande valore giuridico. Chi falsificasse tale fascetta è come falsificasse denaro e verrebbe punito penalmente. Lo Stato, quindi, con una semplice fascettatura garantirebbe la veridicità del prodotto garantendo l’originalità del prodotto italiano.” Inoltre, si propone il rilancio delle zone depresse e delle comunità montane con progetti di sviluppo turistico ed economico delle imprese, soluzione definitiva al problema della fauna selvatica nociva nelle comunità montane.

Centrale nel programma del Popolo della Famiglia è anche la salute: “Nessuno sarà più solo!” puntualizza Francesca Patuzzi: “Siamo per una libertà di cura e per l’abrogazione della Legge Lorenzin perché crediamo in un percorso di informazione che porti le famiglie a una scelta consapevole: Si ai vaccini, no all’obbligo. Proponiamo investimenti per una Sanità di qualità, oltre a risorse a favore di anziani e disabili, assistenza e cura dei malati terminali, potenziamento dei fondi pubblici destinati alla ricerca scientifica delle malattie rare e patologie tumorali.”

Popolo della Famiglia di Vicenza