Antifascisti acrobatici: la “provocazione” di Deghenghi del MIS

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Percorrendo in auto viale Mazzini, domenica mattina, ho avuto la ventura di veder sbucare, dalla sommità delle antiche mura, due o tre figure di ardimentosi intenti ad una passeggiata in quota. _”Saranno degli sventurati aspiranti suicidi – ho pensato subito tra me – che vogliono farla finita in maniera spettacolare.” _Ma il presagio di sciagura ha lasciato il posto alla curiosità quando, poi, li ho visti zampettare sicuri come agili stambecchi, stagliandosi contro il cielo plumbeo, mentre uno sparuto capannello di spettatori osservava le loro spericolate evoluzioni. _Ho tirato innanzi, sospettando che fosse solo una trovata pubblicitaria di qualche circo arrivato in città.

Ci ho azzeccato” – la mia conclusione – quando, ormai lontano, li ho scorti, con la coda dell’occhio, pavesare l’alto profilo delle mura con un lungo drappo._ Ormai distante, non sono riuscito a leggere le scritte pubblicitarie. _”Saranno i Togni o gli Orfei – mi sono chiesto – forse il Medrano o il Circo Americano?

_Lunedì mattina, avendo completamente rimosso il ricordo del bizzarro episodio, apro il Giornale di Vicenza e lo ritrovo in foto; è proprio quello, lo striscione che ho visto appendere il mattino precedente. _Finalmente leggo: Vicenza Antifascista._ “Cavolo! – esclamo – Avevo visto giusto: erano proprio gli acrobati del circo.
Solo che non avevo indovinato di quale si trattasse.

Gian Luca DeghenghiMovimento Italia Sociale Vicenza