Anche a Vicenza l’inchiesta della GdF di Gorizia su appalti truccati per opere pubbliche per oltre un mld di euro

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Maxi operazione della Guardia di finanza. Acquisiti documenti anche nella sede del Commissario per l’emergenza traffico in province Treviso e Vicenza, e in Aer Tre Spa, società che gestisce l’aeroporto di Treviso (da NordEst Economia)

TREVISO. Sono circa quattrocento i finanzieri del Comando Regionale Friuli-Venezia Giulia impegnati dall’alba nel Triveneto, e in tutto il territorio nazionale, in acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri disposti dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Gorizia presso decine di enti pubblici, società e abitazioni di persone sottoposte a indagini, dopo un’indagine condotta su numerosi appalti di opere pubbliche per un valore di oltre un miliardo di euro.


Le procedure di affidamento riguardano in particolare la manutenzione e la costruzione di strade, autostrade, ponti, viadotti, cavalcavia, sottopassi, gallerie, piste aeroportuali, edifici, opere fluviali e di sistemazione idraulica, acquedotti, gasdotti, opere marittime e lavori di dragaggio, impianti di bonifica e protezione ambientale.
Ciò che emerge – precisa una nota – non sono solo le decine di turbative d’asta tra le imprese coinvolte per effetto di pratiche collusive, ma anche un pericoloso fenomeno di frode nella realizzazione delle opere con lavorazioni eseguite utilizzando talvolta materiali non certificati, difformi da quelli dichiarati e in quantitativi inferiori rispetto a quelli richiesti e fatturati, con conseguenti gravi violazioni anche di natura ambientale, il tutto con il comportamento a volte inosservante di coloro che avrebbero dovuto esercitare funzioni di controllo.
Tra i reati per cui si procede, l’associazione a delinquere, la turbativa d’asta, gli inadempimenti e le frodi nelle pubbliche forniture, i subappalti in violazione di legge e concussione. Sono al vaglio altre ipotesi di reato.
Le perquisizioni e i sequestri della Gdf nell’ambito dell’inchiesta della procura di Gorizia che punta a verificare la regolarità di decine di appalti pubblici, hanno riguardato complessivamente 120 società e 220 soggetti in 14 regioni: oltre alle tre del Nord est, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Diverse sono le stazioni appaltanti coinvolte, nelle sedi delle quali i finanzieri stanno acquisendo documenti: Autostrade per l’Italia, Anas, Veneto strade Spa , Autovie Venete Spa ,Commissario per l’emergenza della mobilità riguardante la A4, Friuli Venezia Giulia Strade Spa, Concessioni Autostradali Venete Spa, Commissario per l’emergenza traffico in province Treviso e Vicenza, le società che gestiscono gli aeroporti di Trieste (Aeroporti Friuli Venezia Giulia Spa), Treviso (Aer Tre Spa), Venezia (Save Spa), Verona (Aeroporto Valerio Catullo Spa), la Regione Friuli e le società competenti per i porti di Trieste (Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico orientale) e di Monfalcone (Consorzio per lo sviluppo economico del monfalconese).