All’istituto agrario Parolini si studia l’agricoltura del futuro con Confagricoltura Vicenza

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Innovare i sistemi di insegnamento e migliorare la capacità di apprendimento degli studenti per aiutarli a inserirsi in un mondo del lavoro sempre più interconnesso e in continuo cambiamento. È questo lo scopo del progetto della Regione Veneto, finanziato dal Fondo sociale europeo, che verrà attivato da Erapra Veneto, l’ente di formazione di Confagricoltura Vicenza, nell’istituto agrario Parolini di Bassano del Grappa e in quello Stefani Bentegodi di Buttapietra.

Il progetto partirà con il prossimo anno scolastico e si propone di sperimentare la metodologia del cooperative learning, un sistema di apprendimento in piccoli gruppi che risponde alle esigenze del mondo del lavoro di lavorare in rete. Da un lato Erapra lavorerà con gli insegnanti, formandoli su metodologie di insegnamento innovativo; dall’altro si formeranno gli studenti, per sviluppare in loro competenze trasversali e un modo di pensare innovativo e creativo. La metodologia sarà applicata a un tema di grande attualità quale l’economia circolare, che sta iniziando a prendere piede nelle imprese agricole del Veneto attraverso il riuso dei sottoprodotti nell’ottica di sviluppare sostenibilità e reddito.

“Innovare i metodi di insegnamento e migliorare la capacità di apprendimento dei giovani è strategico per avere un capitale umano sempre più formato e in grado di inserirsi in un mondo del lavoro in continuo cambiamento – spiega Luigi Bassani, direttore di Erapra Veneto e di Confagricoltura Veneto -.Per fare questo è necessario sperimentare approcci didattici nuovi, concentrati sul raggiungimento di un risultato di squadra e fornire ai giovani strumenti di apprendimento che siano in linea con le esigenze delle imprese del futuro”.

L’istituto Parolini di Bassano del Grappa, unica realtà formativa vicentina dotata di un’azienda agricola didattico-sperimentale di 12 ettari, da tempo è impegnata ad assicurare una formazione adeguata a studenti che dovranno sapersi rapportare non solo con la realtà locale, ma anche con normative regionali, nazionali e comunitarie. Spiega il vicepreside Enrico Cuman, che sta seguendo il progetto: “Una delle maggiori criticità che abbiamo riscontrato è la difficoltà dell’inserimento in azienda del giovane, evidente sia nel post-diploma che nelle recenti esperienze di alternanza scuola-lavoro – sottolinea -. Perciò crediamo che questo progetto, che fa perno sulle innovazioni metodologiche come il cooperative learning, possa aiutare gli studenti a sviluppare strumenti di maggiore comprensione e interconnessione con il mondo del lavoro, mirate a un inserimento nelle attività imprenditoriali. Riteniamo molto importante anche lavorare sull’economia circolare, un tema individuato nella strategia Europa 2020 come di grande importanza per il raggiungimento di una maggiore efficienza complessiva delle risorse. Noi del Parolini crediamo che l’agricoltura del futuro dovrà essere economicamente soddisfacente e al servizio dell’ambiente”.

Concorda l’istituto Stefani Bentegodi di Buttapietra, che insieme al Parolini ha preso parte a Fieragricola alle lezioni sull’agricoltura di precisione di Confagricoltura. “Crediamo che questo progetto, come le lezioni innovative di Fieragricola, sia importante per dare ai ragazzi le giuste competenze per inserirsi nel mondo del lavoro – spiega l’insegnante Matteo Ducange -. Il nostro istituto agrario è in grande evoluzione anche su altri fronti. Abbiamo preso parte a un bando per trasformare dieci ettari di terreno in un grande parco naturale, che puntiamo a far diventare una zona di interesse ambientale con un bacino di laminazione. Siamo in dirittura d’arrivo anche per l’istituzione di un corso a indirizzo biologico: a giorni arriverà la risposta dall’istituto regionale di Conegliano”.